Stéphanie Hochet – Sangue nero

Sangue nero
Stéphanie Hochet
Voland edizioni – 2015 – 13 euro

Sangue nero hochet 002

Vulnerant omnes, ultima necat. «Tutte (le ore) feriscono, l’ultima uccide», è questa frase latina a convincere il protagonista di Sangue nero a farsi un tatuaggio. Da sempre ossessionato dal fascino di questi disegni sulla pelle ma incerto se cedere alla tentazione di offrire la propria pelle ad aghi e inchiostro, il protagonista inizia a disegnare per il suo amico Dimitri, professione tatuatore. Sarà Dimitri stesso a realizzargli il tatuaggio sul plesso solare: il rapporto con le donne cambierà e in breve le prime parole inizieranno a sbiadire e l’uomo starà sempre peggio.
Con uno stile agile ma al contempo denso di introspezione, la Hochet (Parigi, 1975) riesce a condurre il lettore ai confini del fantastico, in una meditazione sensuale sul sangue e la scrittura, l’oblio e la memoria. 98 pagine, un racconto lungo, pubblicato da Voland in un’edizione economica ma ugualmente molto curata. Un piccolo gioiello, da non mostrare a tutti, ma da tenere gelosamente in libreria.