Addio al giornalista Mario Cervi
Si è spenta ieri, all’età di 94 anni, una delle figure più di rilievo del giornalismo italiano degli ultimi cinquant’anni.
Mario Cervi ha avviato la sua carriera di giornalista a 24 anni, dopo la Seconda guerra mondiale, durante la quale era stato fatto prigioniero dai tedeschi; come cronista del Corriere della Sera si è occupato di importanti eventi storici, come la crisi di Suez e il golpe di Pinochet. Nel 1974 ha lasciato il Corriere per fondare con Indro Montanelli Il Giornale, per cui ha coperto l’incarico di editorialista e inviato e, dal 1997 al 2001, dopo la breve esperienza con Montanelli alla Voce, di direttore. Nel 2007 ha ottenuto il «Premio Boffenigo per il Giornalismo».
Oltre che come giornalista, Cervi si è affermato anche come saggista: numerose sono infatti le sue pubblicazioni, in particolare sulla storia d’Italia del XX secolo, su cui ha pubblicato una serie di volumi con Montanelli, e sulla Grecia, tra cui Dove va la Grecia? e Storia della guerra di Grecia del 1968 e ’69.
Mario Cervi è stato un uomo dalle idee moderate, che ha saputo svolgere con grande passione e ottimi risultati un mestiere ardito come quello del giornalista.
Hanno collaborato
Francesca Bortoli
Martina Iaccarino
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