Adinolfi si arrende di fronte ai violenti gay
Continua il ben noto delirio di Mario Adinolfi.
Domani avrebbe dovuto svolgersi a Firenze una sua iniziativa a favore (indovinate un po’?) della famiglia tradizionale, ma è stata annullata (secondo lui «censurata») per «ragioni di ordine pubblico». Era stato segnalato «l’aggregarsi di un centinaio di antagonisti che avevano la finalità di non far svolgere l’incontro con modalità violente». Poveri cristi (è il caso di dirlo), costretti a ritirarsi di fronte alla brutalità di fanatici sostenitori delle lobby gay: il nostro eroe avrebbe tanto voluto avere la meglio e «non far vincere la prepotenza», ma erano coinvolti anche «ragazzi giovanissimi provenienti dai corsi post-cresima», e la «cristiana mitezza» degli organizzatori «a tutela dei ragazzi che rischiavano di essere coinvolti in una indegna gazzarra» l’ha convinto a cancellare l’incontro. Dov’è finita la democrazia?
Pensate un po’, questi «violenti» gay e abortisti cattivoni avevano pubblicizzato sul web la loro manifestazione contro il nostro Mario, dicendo che avevano addirittura intenzione di «contestarlo» e minacciavano di ricorrere alle maniere forti con «aperitivo, teatro, reading, musica e chi più ne ha più ne metta»; tutto questo per «difendere la loro libertà di autodeterminazione».
Davvero vergognoso che un cristiano non possa esprimere la propria opinione di fronte alle minacce di certi folli!
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