Apologia di una città sull’orlo del precipizio
Non sono tipa da piazza, preferisco strumenti di protesta o comunque di diffusione delle idee meno “vistosi”, come il voto o gli articoli su questo blog ma mercoledì proprio non ho saputo stare a casa. Volevo essere parte del degrado che Max sta cercando di vietare, ho visto una piazza che si è riempita, ho visto allegria, moltissima allegria. Non credo di aver partecipato a una manifestazione di partito o faziosa, credo di aver partecipato a una manifestazione di gente che vuole che Padova sia viva. Io praticamente vivo a Padova, anche se abito ad Albignasego; accetterei volentieri un sindaco che scelto (ci mancherebbe, siamo in democrazia), ma difficilmente mi adatto a subire un’amministrazione che non ho avuto la possibilità di scegliere. Ecco perché mi trovavo in piazza, chiaro il concetto? Rispetto chi dice “finalmente uno che fa pulizia”, ma di quale pulizia stiamo parlando. Bitonci sembra uno di quelli che si mette il deodorante, il profumo e poi dice di aver fatto la doccia. Pensa che salvare le apparenze della città basti. Dei suoi divieti non ce n’è uno che colpisca i veri criminali, ma di questo ne hanno già parlato a dovere persone più competenti di me. La multa ai mendicanti se applicata senza criterio colpisce solo i disperati, non li caccia, al contrario li rende più insistenti, dato il loro immediato bisogno di soldi. Non servono divieti nuovi, quando basterebbe applicare le leggi che già ci sono. “Ogni legge superflua è tirannica” ci insegna il vecchio Cesare Beccaria. Ve lo dico onestamente: non so se protestare in piazza servirà a qualcosa, ma neanche la lettera aperta del nostro Tito è servita, a quanto pare. Se la “Voce che Stecca” ha scelto di criticare il sindaco non è per odio, penso, ma per cercare insieme nuove idee per migliorare questa città. Abbiamo Prato della Valle, abbiamo il Pedrocchi, abbiamo una prestigiosa università coi degli studenti eccezionali (anche la sottoscritta con umiltà si reputa tale). Abbiamo associazioni e realtà sconosciute ai più (come Your Trainers Group, se non ne sapete niente informatevi). Tutto questo non è degrado. Solo a me Padova sembra un bel posto in cui vivere?
Cecilia Alfier
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.