Critichi Minniti? Ecco il vilipendio. Denunciate anche noi!
Un giovane avvocato, attivista di Resistenze meticce, è stato denunciato per vilipendio alle istituzioni della Repubblica a causa di un’invettiva contro il ministro dell’Interno Marco Minniti e i decreti in materia di immigrazione e sicurezza che portano il suo nome. La denuncia arriva da Patrizia Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, e fa rabbrividire. Nell’anno Domini 2017 è già assurdo che un reato del genere esista, ma ancora più assurdo è che ci sia ancora chi viene denunciato.
Stiamo parlando di una norma borbonica e monarchica, che impone il rispetto della Repubblica a prescindere dall’opinione dell’individuo e da quello che la Repubblica effettivamente fa. Stiamo parlando di un decreto, che nella vulgata giornalistica si identifica con i nomi di Minniti e del ministro della Giustizia Andrea Orlando, che riduce i diritti in tribunale di un richiedente asilo perché abolisce il secondo grado di giudizio contro un rifiuto di asilo politico, perché abolisce l’udienza e, soprattutto, istituisce il lavoro volontario per i migranti. Un decreto che secondo molti giuristi è incostituzionale e viola anche la Convenzione europea sui diritti dell’uomo.
L’articolo 21 della Costituzione ci permette di esprimerci liberamente e di criticare, senza cadere nella diffamazione, sia il decreto sia Minniti e Orlando. Se esageriamo possiamo essere querelati ma è assurdo che criticare qualcuno con parole vere e continenti sia lecito e criticare qualcun altro no: ci dimentichiamo che chi siede nelle istituzioni è un cittadino esattamente come noi, non un monarca eletto da Dio e quindi intoccabile.
Per questo, lo diciamo forte e chiaro, chiediamo al ministro dell’Interno Minniti di prendere le distanze da quest’azione legale che ha il vago retrogusto di un atto repressivo e intanto attendiamo di vedere i divertenti sviluppi in tribunale. Se davvero queste sono le nuove regole del gioco, non abbiamo dubbi sulla posizione da prendere: il decreto Minniti-Orlando è una legge antidemocratica perché riduce il diritto alla difesa e inserisce il lavoro volontario, il decreto fa semplicemente pena. E adesso denunciate anche noi!
Tito Borsa
Francesco Fiori
Nausicaa Tecchio
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