Bizzarri modi di dire da tutto il mondo
«Il mio occhio è venuto con me», «sei la mia metà dell’arancia», «soffiare paperelle» sono solo alcune delle espressioni raccolte nell’ultimo libro scritto e illustrato da Ella Frances Sanders, «Tagliare le nuvole col naso», già nota per il suo precedente debutto nell’editoria con «Lost in Translation». Se nel primo libro vengono analizzate le parole che nelle diverse lingue sembrano intraducibili se non con una spiegazione o una frase (come l’italiano «commuovere» o il giapponese «tsundoku» ovvero «non leggere un libro dopo averlo comprato, di solito impilato di fianco ad altri libri non letti»), in questo secondo volume sono, invece, analizzate le espressioni, i modi di dire, i proverbi più particolari del mondo.
Ecco che scopriamo che in maltese, la lingua dello stato di Malta, per esprimere che si va a dormire si usa l’espressione «il mio occhio è venuto con me» o «ho portato il mio occhio con me». In ebraico esiste «lontano dagli occhi, lontano dal cuore», esattamente come in italiano. In mandarino si usa dire «cavallo cavallo, tigre tigre» per esprimere il nostro «così così»; si dice derivi da una tradizione cinese secondo cui un pittore aveva disegnato delle creature metà cavallo metà tigre che non erano piaciute a nessuno, proprio perché non erano né una cosa né l’altra.
In Indonesia per dire che una persona fa due cose contemporaneamente (il nostro «prendere due piccioni con una fava») si usa «mentre nuoti, bevi acqua».
Anche l’inglese ha le sue particolarità, ad esempio esiste l’espressione usata spesso con i bambini «mind your P’s and Q’s» per indicare di fare i bravi ed è un detto che deriva direttamente dall’invenzione della stampa, quando durante la composizione dei caratteri di un testo, essendo le P e le Q molto simili, non dovevano andare confuse e quindi bisognava prestarvi particolare attenzione.
In spagnolo l’equivalente del nostro «metà della mela» è «tu sei la mia metà dell’arancia». In Lettonia «soffiare paperelle» significare parlare di cose senza senso o raccontare bugie. «Tagliare le nuvole col naso», in serbo, significa essere vanitosi e camminare con la testa alta di fronte a tutti, tanto che il tuo naso taglia letteralmente le nuvole.
Nel libro sono contenuti più di cinquanta modi di dire nelle più disparate lingue del mondo, anche le meno conosciute. In Italia sia «Lost in Translation» che «Tagliare le nuvole col naso» sono editi da Marcos y Marcos.