Calcio: serie B e C nel caos
Il calcio italiano è nel caos. La massima serie non viene toccata dalle polemiche, ma non si può dire lo stesso delle altre due categorie di calcio professionistico, ovvero la serie B e la serie C, che sono comunque parte importante del panorama calcistico nazionale: non solo per le squadre iscritte, ma anche per tutto ciò che si muove intorno a quel mondo.
Se l’estate scorsa il bilancio contava 26 squadre professionistiche fallite negli ultimi cinque anni, quest’anno il bilancio non è certo migliorato, tanto che sia la serie A che la serie B vedono squadre penalizzate. Al Chievo Verona sono stati comminati 3 punti di penalizzazione per plusvalenze fittizie, mentre il Foggia è partito a inizio campionato con 8 punti di penalizzazione per illeciti amministrativi compiuti tra gli anni 2015 e 2017, rischiando inizialmente addirittura la retrocessione e successivamente un ammanco di 15 punti, poi ridotti. Il principale scandalo, ancora aperto, riguarda la serie B.
Bari e Cesena non si sono iscritte al campionato e per questo, il 17 luglio, sono state escluse e costrette a ripartire dalla serie D. Le due squadre lasciano le categorie professionistiche rispettivamente dopo 110 e 78 anni. A queste, pochi giorni dopo, si è aggiunto l’Avellino, che aveva presentato una fideiussione non valida per l’iscrizione; dopo la notifica ha impugnato il provvedimento, ma il ricorso non è andato a buon fine. Ed è qui che sorgono i problemi, visto che la serie cadetta ha visto le squadre così ridursi da 22 a 19; cose già viste più volte in passato, per cui c’erano stati ripescaggi per riportare il numero di partecipanti come da regolamento.
Ben sei squadre hanno presentato richiesta di ripescaggio: si tratta di Pro Vercelli, Ternana, Siena, Novara, Catania ed Entella. Da qui è partita prima una gara per le graduatorie, per cui il Novara era stato escluso (per illeciti negli anni passati) e poi riammesso dopo ricorso, fino al colpo di scena. Dopo anni di discussione sulla riduzione del numero delle squadre, la Lega Calcio ha deciso di non ammettere nessuna squadra ai ripescaggi, nonostante il regolamento non sia stato modificato venendo, di fatto, violato. Si è ripreso così il rito dei ricorsi, con il debutto del campionato di serie C che è stato rinviato più volte e le decisioni ancora non arrivavano, mentre quello di serie B è partito in modo più o meno regolare. L’11 settembre il Collegio di garanziadello Sport ha confermato la decisione della Lega, nonostante il Presidente Frattini abbia espresso parere contrario; è rimasta aperta la strada del ricorso al Tribunale Federale, che dovrebbe esprimere a breve (questione di giorni) la sua decisione.
In questo limbo il campionato di serie C è iniziato: ora è alla terza giornata, ma tutte le partite delle squadre coinvolte nelle decisioni sono state rinviate, facendo diventare la situazione surreale. Neanche una lettera dei club coinvolti (a parte l’Entella) al sottosegretario con delega allo Sport, Giorgetti, ha ancora sbloccato la situazione. La situazione, presentata così, risulta molto grave, con partite da recuperare e/o da aggiungere. In questa poca chiarezza si può notare tutta la difficoltà del calcio italiano, che parte dalla Serie C e arriva fino alla Nazionale: tutti aspettano tempi migliori, ma per migliorare la situazione sembra ci vorrà molto tempo.
Nato a Padova il 15 giugno 1994.
Diplomato in ragioneria, attualmente iscritto alla triennale di Ingegneria dell’Energia nella mia città.
Sono una persona curiosa in molti i campi, dalle nuove tecnologie, in particolare quelle che riguardano l’ambiente, alla politica, passando per lo sport.