Che cosa sono gli ecovillaggi?
Nel mondo contemporaneo si stanno quotidianamente discutendo progetti per dare nuova forma alla società del futuro plasmata dal rapporto uomo-ambiente che sempre più in questi ultimi anni si è rivelata essere una questione di primaria importanza.
Una delle modalità di sviluppo sociale più promettenti è rappresentata dalle comunità sostenibili o eco friendly. Un ecovillaggio è una comunità intenzionale, tradizionale o urbana progettata consapevolmente attraverso processi partecipativi di proprietà locale in tutte e quattro le aree di rigenerazione (sociale, culturale, ecologica ed economica) per far rinascere i loro ambienti sociali e naturali.
Nel dicembre del 1996 nasce in Italia la «Rete Italiana dei Villaggi Ecologici», RIVE, un progetto che vuole mettere a contatto molte realtà eterogenee di eco-villaggi disseminati sul territorio italiano, creare relazioni vantaggiose tra di essi e supportare l’avvio di nuove realtà simili. La diversità tra i membri di RIVE è un tratto caratteristico dell’associazione, ricchezza che ispira molteplici stili di vita. Ad essa, infatti, appartengono molte esperienze comunitarie, differenti per approccio filosofico e organizzativo, ma tutte finalizzate ad uno stile di vita responsabile e sostenibile dal punto di vista ecologico, spirituale, socio-culturale ed economico, dove per sostenibilità si intende l’atteggiamento di un gruppo umano per soddisfare i propri bisogni non riducendo, ma aumentando le attuali prospettive ambientali e quelle delle generazioni future.
La mission dell’organizzazione è chiara e articolata in pochi semplici punti: RIVE ritiene che le esperienze di vita comunitaria siano veri laboratori di sperimentazione sociale ed educativa per un mondo migliore; riconosce l’equità sociale come base etica del proprio operato, fondata su principi spirituali individuali, armonia economica ed ecologica; facilita e promuove la diffusione delle esperienze delle comunità ed ecovillaggi già esistenti e sostiene le nuove iniziative, inoltre appoggia e collabora con tutte le organizzazioni che promuovono la cultura della pace, dell’accoglienza reciproca, del rispetto della diversità e della solidarietà.
RIVE rappresenta dunque la variopinta moltitudine dei villaggi ecologici in Italia e si pone in contatto diretto con il movimento internazionale degli eco-villaggi, partecipando al GEN-Europe (Global Ecovillage Network), l’organizzazione europea no-profit delle eco-communities il cui valore fondamentale è che tutti gli individui siano riconosciuti e l’intelligenza collettiva sia fonte di ispirazione e creatività.
Gli eco-villages sono presenti in tutt’Italia, ma si concentrano prevalentemente in Toscana: Granara, Corricelli, Cà dei Venti, Ciricea, San Cresci e ASHA (Alchemy School of Healing Arts) sono tra i principali.
Questi luoghi sono villaggi disabitati che vengono rigenerati, rivitalizzati, ripopolati e ampliati dalle comunità ecologiche sia italiane che internazionali, adibendoli a spazi funzionali come orti, officine di produzione di miele e altri prodotti agricoli, spazi per la realizzazione di tessuti e vestiti da materiali naturali, non sintetici, laboratori artigianali per la lavorazione di argilla, legno e altri materiali, spazi ricreativi e di scambio e abitazioni risanate. Inoltre, queste realtà offrono servizi di homeschooling e un progetto di long life learning di cui gli obiettivi sono diffondere la cultura e le abitudini sostenibili prendendo in considerazione tutti gli aspetti della vita: sociale, ecologico (ridurre al minimo l’impatto sul territorio utilizzando materiali sostenibili e proteggendo la natura), economico (promuovendo la produzione sostenibile e varie forme di scambi) e una visione mondiale (migliorare il collegamento con il Networking generale dell’Ecovillaggio GEN e creare una rete di scambio di esperienze).
I villaggi ecosostenibili sono un importante esempio di comunità che si auto-sostiene e auto-gestisce sotto tutti i punti di vista della produzione dei beni che vengono consumati quotidianamente e dell’organizzazione sociale ed economica, rappresentando un’opportunità di rigenerazione ambientale e un’alternativa valida alla società del presente, nel futuro.