La teoria: Chi ha ucciso Rino Gaetano?
Chi ha ucciso Rino Gaetano?
Bruno Mautone
REvoluzione edizioni — 2016 — 14,90 euro
Trentacinque anni fa, era il 2 giugno 1981, a Roma ci lasciava a soli trent’anni Rino Gaetano: il cantautore crotonese trovava la morte in un incidente stradale sulla via Nomentana. La sua figura umana e artistica richiama la storia sia perché le sue canzoni parlano del vissuto del nostro paese, con un ricchissimo e continuo riferimento a persone o fatti che alla storia appartengono, sia perché Gaetano stesso è entrato nella storia,nel costume e nella memoria di questi ultimi decenni. Da notare che la morte del cantautore è stata persino oggetto di una discussione parlamentare ufficiale. L’Autore cerca di fare luce sulla questa tanto tragica quanto misteriosa morte, che con il passare degli anni si è quasi tinta di leggenda a causa delle manipolazioni più o meno volontarie operate dal passaparola. L’analisi coinvolge anche alcune citazioni, al primo ascolto forse reputate nonsense, delle canzoni di Gaetano: per esempio si parla di «Rosa assassina» e di «Pugnale Usa», che sembrano combaciare perfettamente con le inchieste sulla «Rosa dei venti», organizzazione segreta di stampo neofascista, e la quasi analoga «Gladio». Forse Mautone scende a conclusioni un po’ troppo affrettate — questo non spetta a noi dirlo — però, qualunque valore gli si dia, Chi ha ucciso Rino Gaetano? rimane un saggio estremamente intrigante e affascinante: le rivelazioni (a cui, ripetiamo, si può credere o meno) che ci vengono fornite ci regalano un ritratto per molti aspetti inedito del cantautore: nomi ed elementi precisi dei testi delle sue canzoni portano a vicende e scandali politici tuttora non completamente chiari, a questo aggiungiamo la morte prematura di un caro amico dell’artista e l’attività «misteriosa» dentro a uffici dei consolati stranieri. Il risultato è una ricostruzione davvero interessante che, pur magari non prendendola come oro colato, riesce a coinvolgerci pagina dopo pagina, mostrando risvolti inediti magari di eventi, personaggi politici o pagine di cronaca italiana che conoscevamo solo superficialmente.
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