Cittadini andate in pace
Domani, finalmente, è il giorno fatidico: tutti gli italiani maggiorenni (fuorché qualche interdetto) sono chiamati a votare per il Parlamento Europeo. Parliamoci chiaro: non se ne poteva proprio più di tutti i battibecchi da asilo nido fra lo smagliante Renzi, il delinquente Berlusconi e l’io-sono-oltre-Hitler Grillo. Discussioni che di tutto avevano a che fare, fuorché con le elezioni imminenti. Il pubblico di addetti ai lavori (si fa per dire perché non si sa a quali lavori siano addetti), composto dai Salvini e le Meloni di turno, ha preferito rimanersene in disparte, attendendo che il dio dell’indipendenza o il suo collega missino facessero implodere i tre leader nelle loro chiacchiere. Oggi è il primo giorno di silenzio elettorale: bisogna dare ai cittadini il tempo di riflettere sulla destinazione del proprio voto, ma anche qua l’inghippo è dietro l’angolo: pare infatti che a molti candidati (soprattutto alle amministrative) non sia chiaro che il silenzio elettorale riguarda anche i social network. Difatti un candidato di Forza Italia alle amministrative di Selvazzano Dentro (PD), ma credo che sia solo uno dei tanti esempi, ha trascorso la mattinata di oggi a postare sul suo profilo Facebook il programma della lista. Senza però scendere in noiosissimi particolari, mi pare ovvio che il cittadino comune, non colluso e non immischiato nella politica, ne abbia le palle piene della vera e propria guerra che ha portato questa campagna elettorale. Alla fine credo che ben pochi abbiano cambiato idea: i punti di vista da cui guardare Renzi, Grillo e Berlusconi sono così tanti che se ne trova sempre uno che calzi appieno con i nostri pregiudizi. Godiamoci appieno questo week-end di tregua perché già da domani sera, con gli exit-poll, ricomincerà il supplizio. Andate in pace.
Tito G. Borsa
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia