Crepi il rischio brogli: in Sicilia si scrutina il mattino dopo
Non sono sufficienti tutti i cosiddetti impresentabili, soggetti già indagati o pregiudicati in partenza (spesso per reati attinenti proprio alla vita politica) che affollano le liste, frotte di avanzi di galera che scendono in campo a fianco di Musumeci, futuro Presidente della Regione Sicilia se a trionfare sarà il centrodestra di Berlusconi, Salvini e Meloni; tra questi, nominiamo Antonello Rizza (Forza Italia), il quale vanta una ventina di capi d’imputazione in quattro processi a suo carico, Roberto Clemente (Autonomisti e popolari) condannato in primo grado per corruzione elettorale, Pippo Sorbello (Udc) a processo per voto di scambio, Santi Formica condannato dalla Corte dei conti al risarcimento di 378000 euro per danno erariale. Tuttavia, l’elenco è ancora amaramente corposo, segno che coinvolgere in questa corsa signori con le mani in pasta risulta vantaggioso e per nulla motivo di onta.
Non bastano individui poco raccomandabili che si aggirano per le abitazioni sicule dispensando buoni per il carburante, qualche busta con la spesa già fatta e aggeggi elettronici diramando occhiolini dal consueto messaggio: «A buon rendere» che sottintende come ricompensa- si sa- un banale, quanto decisivo tratto di matita su una scheda elettorale.
Non ne abbiamo ancora abbastanza di chi, sentendosi arricchito dal serbatoio dell’automobile che gli è stato gratuitamente riempito e dai due chili di pasta ricevuti in regalo, introduce nella cabina elettorale strumenti atti allo scatto di fotografie per provare che sa esprimere gratitudine nei confronti di coloro che tanto bene gli han donato.
Nonostante tutte queste brutture, per non farci mancare proprio niente, in Sicilia ci permettiamo di elevare ulteriormente il rischio di irregolarità. Come sapete, la chiusura dei seggi avverrà alle ore 23 di domenica 5 novembre, dopodiché non si procederà senza soluzione di continuità allo spoglio delle urne, alla verifica di ogni singola scheda con la minuzia e la scrupolosità tanto doverose in tale situazione. No, amici lettori, quelle migliaia di X apposte dai cittadini siciliani giaceranno a riposo per una notte intera negli scatoloni in cui sono state riposte nel corso della giornata. Infatti, solo la mattina del 6 si andrà materialmente a verificare ogni voto marcato dagli elettori e, dunque, a determinare i vincitori di questa tornata.
Viene naturale pensare alla pericolosità del lasciar trascorrere così tanto tempo dalla fine delle operazioni di voto all’effettivo controllo da parte degli scrutinatori. Ci si domanda alla mercé di chi potranno trovarsi quelle carte così delicate e determinanti per i futuri cinque anni del governo dell’isola.
In queste settimane, per far fronte al rischio di brogli si sono invocati l’intervento dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) tramite una risoluzione M5S che, però, è stata respinta e la diramazione dell’elenco degli impresentabili da parte dell’Antimafia, sempre auspicata dal Movimento. Fondamentali, in mancanza di questi strumenti, saranno i rappresentanti di lista, sperando veglino su tutte le operazioni con il massimo grado di attenzione e che siano coadiuvati dalle forze dell’ordine.
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