Davide Iodice, c’è musica fra elettronica e classica
Davide Iodice
Davide Iodice
SeaHorseRecording – 2016
Davide Iodice, forse prima ancora di essere un musicista, è un vero e proprio sperimentatore, specializzato nello studio della musica classica e di quella elettronica, nonché dal connubio fra le due. Tra le sue esperienze spicca la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Bulgara in cui si trova ad affrontare tematiche proprio su questi generi. Grazie alla collaborazione con Gionata Bettini di Noise Cube esce l’album eponimo: un concentrato di musica elettronica e armonie oniriche che spingono sempre di più Iodice verso una forma compositiva libera e senza particolari preconcetti sullo stile canzone contemporanea. Il risultato è senza dubbio ben riuscito: l’elettronica si fonde senza alcun problema con strumenti classici e addirittura con voci liriche: un lavoro complesso e non immediato. Al primo ascolto l’album causa sconcerto e confusione, ma l’armonia e il senso dell’insieme vengono fuori, anche se non subito.L’unico in Italia ad aver osato così tanto, sebbene con maggiore esperienza alle spalle e probabilmente anche maggior spessore, è Franco Battiato. Anche la grafica minimale di copertina è di per sé una sperimentazione.
Il progetto nasce dalle contaminazioni dei sound e produzioni nord europee che hanno formato e plasmato l’idea del sound di Iodice, un continuo mixing fra due generi apparentemente lontanissimi. La sperimentazione è assolutamente riuscita, anche se questo album non spicca certo per essere imprevedibile e variegato: la stessa (pur piacevole e interessante) atmosfera rimane inesorabile da Yu-Gen a Fiandre, e pure nelle bonus tracks Wasting my time e The end. Forse l’unica variazione si ha con l’angosciante e coinvolgente Vivaildì.
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