Di Maio e Di Battista VS Francia sul colonialismo. Parigi risponde
Il Governo, partendo da Luigi Di Maio, attacca in maniera congiunta la Francia sulle politiche coloniali e sulle responsabilità dell’immigrazione. «L’Ue dovrebbe sanzionare tutti quei paesi come la Francia che stanno impoverendo gli stati africani e stanno facendo partire quelle persone: il luogo degli africani è in Africa e non in fondo al mare». Ha proseguito: «Nelle prossime settimane ci sarà un’iniziativa parlamentare con l’obiettivo di dialogare con tutte le istituzioni affinché si sanzionino per davvero i paesi che stanno depredando l’Africa», ha dichiarato il vice premier Luigi Di Maio. «Se vogliamo fermare le partenze – ha aggiunto – iniziamo ad affrontare questo tema e anche all’Onu. Macron prima ci fa la morale e poi finanzia debito pubblico colonizzando l’Africa».
Rincara la dose Alessandro Di Battista, primo attivista ed ex parlamentare del m5s, che alla trasmissione in prima serata di Fabio Fazio – Che tempo che fa – dopo aver presentato un fac-simile di una banconota coloniale in uso in Africa ha spiegato: «Se non affrontiamo il tema della sovranità economica in Africa non se ne esce più, attualmente la Francia stampa la moneta utilizzata in 14 paesi Africani, i quali, per mantenere il tasso fisso, sono costretti a versare circa il 50% dei loro guadagni in un conto corrente gestito dal tesoro Francese». Dopo aver stracciato la banconota in diretta continua: «Il colonialismo Francese è la causa principale dei flussi migratori e impedisce all’Africa di attuare politiche monetarie, fiscali ed espansive; se ci si occupa solo degli effetti – i morti in mare (N.d.R)- e non delle cause si è nemici dell’Africa»
Attacchi al governo Francese anche dal segretario della Lega Matteo Salvini: «Qualcuno pensa che si cambia idea, in Italia non si cambia idea», ha ribadito il ministro dell’Interno, durante un comizio a Vasto, a proposito della politica dei porti chiusi. Poi anche lui mette nel mirino il governo transalpino: «Ospita terroristi e assassini da qualche anno, lezioni da Macron non ne prendo».
Parigi replica, attraverso il portavoce del governo Benjamin Griveauxn: «La Francia è favorevole a obiettivi quantificati in numeri a livello europeo» in materia di immigrazione e invita gli altri Paesi Ue alla solidarietà. «Credo – ha proseguito il portavoce di Macron – a degli obiettivi quantificati in numeri a livello europeo. L’Europa deve affrontare questo dibattito». Poi la conclusione: «La base dell’Europa è la solidarietà. E anche questa solidarietà deve giocare un ruolo sulla questione migratoria».
Sono Emanuele, classe ’95, studente di Filosofia, appassionato lettore sia di libri che di articoli di giornale trattanti attualità e politica.