Il diario: Mussolini dentro la Grande guerra
Giornale di guerra — 1915-1917
Benito Mussolini
Rubbettino — 2016 — 16 euro
Uno dei più interessanti documenti sulla Grande guerra: così si può definire il diario che il futuro Duce ha tenuto dal fronte e che ha pubblicato a puntate sul Popolo d’Italia tra la fine del 1915 e l’inizio del 1917 con il titolo di Giornale di guerra. Al conflitto Mussolini partecipò come bersagliere semplice, combattendo fino al suo ferimento. Ci troviamo di fronte a un racconto crudo, privo di retorica, che contraddice le critiche di scritto strumentale e di natura politica che gli sono state fatte nel corso dei decenni. Grazie al Giornale di guerra abbiamo a disposizione un documento che ci permette di entrare «dentro» alla Storia, dentro alle trincee che sono il simbolo della prima Guerra mondiale. «Le “motociclette della morte” (espressione che si riferisce al rumore delle mitragliatrici, ndr) incominciano a galoppare. Il loro ta-ta-ta-ta ha una velocità fantastica. Seicento colpi al minuto. Le bombe a mano lacerano l’aria. Dopo mezzanotte il fuoco è di una intensità infernale. Razzi luminosi solcano ininterrottamente il cielo, mentre si spara disperatamente su tutta la linea. Raffiche di pallottole scrosciano sulle nostre teste. “A terra! A terra”, si grida». Così Benito Mussolini racconta la sua prima notte in trincea, sabato 18 settembre 1916, con un misto di euforia e di comprensibile paura. Il Giornale di guerra è un diario che va letto senza alcun pregiudizio ideologico: si tratta di un interessantissimo documento storico che, se si legge fra le righe, permette di comprendere più a fondo anche la successiva avventura politica del suo autore. Curata dallo storico e politologo Alessandro Campi (che firma anche un’illuminante introduzione), quest’edizione è la prima ad avere un apparato critico degno di questo nome, e che ci permette di cogliere l’importanza del Giornale di guerra in tutto il suo valore.
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