Dislessia: un’insolita compagna di vita
Un’insolita compagna la dislessia
Filippo Barbera
Cleup — 2015 — 13 euro
Sotto l’asettica formula di «disturbi specifici dell’apprendimento» (Dsa) si nascondo concretissime realtà fra le quali figura anche la dislessia. Attraverso il dialogo di un ragazzo dislessico con la propria maestra delle elementari, il romanzo cerca di mostrare che stiamo parlando di un fenomeno accessibile, anche se non in modo spontaneo o immediato. L’obiettivo di Filippo Barbera, insegnante di scuola primaria e specializzato in Psicopatologia dell’apprendimento, è di far capire l’estrema importanza della diagnosi precoce, l’approccio adeguato da parte della scuola e il superamento di questo ostacolo per il raggiungimento della realizzazione delle potenzialità del soggetto. «La dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Per aprirla bisogna trovare la chiave giusta», è la frase fondamentale del romanzo: il protagonista, dislessico, scrive in prima persona e questo è il primo shock paradossale con cui il lettore si trova a confrontarsi, sentendo così più vicina una tematica che può essergli stata sempre estranea. I dialoghi fra Filippo e Margherita hanno la capacità di squadernare la complessa e vasta realtà interiore del ragazzo, riuscendo a mostrare al lettore un giovane a tutto tondo, troppo spesso appiattito dalla definizione di «dislessico». Un romanzo che, pur senza toccare le cime della letteratura (probabilmente non era neppure lo scopo), riesce a toccare il cuore di chi si immerge nelle sue pagine, avvicinando il lettore al protagonista, facendoli sentire quasi in una simbiosi, in una comunione di pensieri che permette al primo di capire la condizione del secondo.
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