Dopo 7 anni torna il terrore in Svezia: LA MAPPA
Ancora terrore in Europa. Ieri, poco prima delle 15, Stoccolma è stata colpita da quello che il primo ministro svedese Stefan Lofven ha definito un attentato terroristico, anche se per ora non c’è stata alcuna rivendicazione. La modalità è la stessa degli attacchi a Nizza dello scorso 14 luglio e a Berlino del 19 dicembre: un camion si è lanciato contro la folla nella strada pedonale più frequentata della città, Drottninggatan, per poi terminare la sua folle corsa contro le vetrine di Åhlens City, il centro commerciale più grande di Stoccolma, provocando un incendio. Il reparto profumeria di Åhlens dà direttamente su una delle varie uscite della stazione centrale della metropolitana, centro di snodo ferroviario e per il trasporto passeggeri su strada. Il bilancio è di 4 morti e 15 feriti, tra cui due bambini. Aiutato dal fumo e dalla confusione l’autista del mezzo è riuscito a fuggire, anche se in serata la polizia ha arrestato un uomo che ha confessato di essere l’autore dell’attacco; altre due persone sono state interrogate ma sembra che l’autista sia ancora in fuga. Per la prima volta nella storia della Svezia un attentatore è stato preso vivo, e questo sicuramente servirà agli inquirenti per fare luce sulla vicenda.
Il mezzo di cui gli attentatori si sono serviti appartiene a un’azienda produttrice di birra, ed è stato rubato durante il giro delle consegne nei ristoranti: questo spiega la sua presenza in una zona pedonale. Nel tentativo di fermarli, l’autista ha riportato delle ferite non gravi, ma l’allarme terrorismo non è scattato, dal momento che si pensava a un semplice furto.
Nei pressi dello stesso centro commerciale e in un’altra zona del centro qualcuno avrebbe anche sentito degli spari, ma per ora la polizia non ha confermato.
Non è la prima volta che Drottninggatan è bersaglio di un attacco terroristico: è qui che 7 anni fa c’è stato un duplice attentato con autobomba, il primo nei paesi scandinavi. Fortunatamente, solo uno dei 6 ordigni esplose, provocando soltanto due feriti.
Ma l’Europa deve andare avanti, non cedere al gioco dei terroristi. Ne è convinto Lofven, che ha concluso così il suo discorso: «Il nostro messaggio sarà sempre chiaro: non ci sconfiggerete, non governerete le nostre vite, non vincerete mai».