Edoardo Pasteur: un libro sulla montagna degli ’80
Slavina a primavera
Edoardo Pasteur
il canneto editore — 2016 — 12 euro
Edoardo Pasteur, genovese del 1957, è alla sua prima esperienza narrativa. Fa il broker assicurativo, fa il cantautore per passione e con questo libro ci rivela un’altra sua passione, la montagna. Passa da molto tempo le vacanze invernali in un paesino di montagna piemontese, Sauze d’Oulx. La storia nasce da un racconto sentito dall’albergatore dove Pasteur soggiornava con la famiglia. Un racconto che naturalmente ha come protagonista l’alta montagna e una slavina.
I personaggi amano quei luoghi immersi nel silenzio, nella pace e in una apparente immobilità che spesso nasconde il pericolo imminente. Vogliono immergersi nell’ambiente fino ai più nascosti anfratti, alle piste non battute e per questo più affascinanti. Siamo negli anni Ottanta. Il gruppo di amici finisce per vivere una esperienza intensa e istruttiva che poteva tuttavia diventare tragica. «E così Mario vide la massa di neve e pulviscolo trascinare via con sé la figura dell’amico, quasi inanimata, per poi sommergerla nella sua corsa folle per decine e decine di metri. Sembrava non volersi fermare, la maledetta!». La disavventura ha un lieto fine ma la tragedia è sfiorata.
Il volumetto è corredato da numerose foto, cartoline d’epoca e sciatori in tenute che oggi ci appaiono archeologiche. E sono trascorsi solo trent’anni! Lo consigliamo agli amanti dei luoghi montani e a coloro che vi si avventurano a volte imprudentemente. Potrebbe essere motivo di riflessione.
C. R.
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