Egitto: ora la colpa è dei giornalisti
Egitto: i giornalisti Basma Matafa e Mohamed El Sawi sono stati rimessi in libertà. Bosma Mastafa è la cronista che ha intervistato la famiglia presso la quale erano stati trovati i documenti di Giulio Regeni. Insieme a questi ultimi, la polizia ha arrestato altri due giornalisti: Magdy Emara e Mohamed El Banna.
Tra gli arrestati anche 5 aderenti al Partito Socialista Democratico. 25 cronisti egiziani, di cui 4 francesi, un danese e un ungherese sono stati catturati mentre stavano seguendo le manifestazioni delle opposizioni contro la sovranità dell’Arabia Saudita sulle isole del Mar Rosso; 15 di loro sono stati rilasciati. La notizia, in poco tempo, ha fatto il giro dei vari siti egiziani. Il clima politico e sociale è teso e il disagio nella popolazione è evidente, infatti circa 20 persone sono state fermati in piazza Tahrir e si effettuano interrogatori in ristoranti e caffè del quartiere. L’operazione rientra tra le misure di sicurezza predisposte martedì al Cairo per le proteste annunciate contro il governo. La polizia egiziana ha lanciato lacrimogeni contro un centinaio di giovani che a erano radunati per manifestare in piazza Missaha. Gli attivisti denunciano anche l’uso di cartucce caricate con pallini. In tutto ciò i persecutori di Giulio restano ancora impuniti.