Elli De Mon: la ragazza e il blues del diavolo

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Elisa De Munari, in arte Elli De Mon, è una One-girl band vicentina che armata di sgabello, chitarra, sitar, percussione e voce graffiante suona e canta il blues del diavolo, quello di Robert Johnson per intenderci.
A tenere gli spettatori con gli occhi incollati al palco e i piedi che tengono il ritmo a terra è sicuramente la sua capacità di scambio di strumenti e la successiva creazione di numerose varianti di blues. Dopo il 7 pollici «Leave this town», album profondamente intimo che richiama il sound di artisti come Skip James e Son House il tutto unito ad uno spirito suicide e garage, Elli De Mon torna con un suono ancora più cupo e scuro, ma questa volta ci infila anche dei suoni indiani con il suo nuovo strumento, amato anche da Harrison e dai Beatles poi: il sitar.
Il nuovo album è intitolato «II», due o secondo, il numero II indica la scissione da un’unità originale, in quest’ottica l’album è pensato come un percorso della coscienza, che vaga per ritornare poi alla sua unità, al suo uno che in questo caso non è un numero, ma è un demone, o meglio un «Daimon» che c’è in ognuno di noi.
Al concerto cercate di avere buone scarpe per tenere il ritmo, e fate attenzione alla vostra anima, io la mia l’ho venduta in cambio di un secondo pezzo!

Nadia Salviato