Ennesima stagione eccellente per la pallavolo italiana
Ennesima stagione da ricordare per la pallavolo italiana, nell’anno che porta alle (posticipate) Olimpiadi. Il nostro paese è riuscito a portare, nelle semifinali di Champions League, ben cinque squadre su otto: due nel torneo maschile e ben tre in quello femminile. La crescente competitività nel campionato italiano femminile, con una lotta ogni anno più accesa per entrare nei posti che permettono l’accesso alla Champions, certifica il grandissimo lavoro di tutto il settore, capace di essere attrattivo anche verso i talenti stranieri che vengono a giocare in Italia, nonostante le difficoltà della pandemia. Alle già blasonate Imoco Conegliano, Igor Volley Novara, Unet Busto Arsizio si sono aggiunte Scandicci, Monza e Chieri, entrate prepotentemente tra le grandi.
Nella maggiore competizione europea la finale sarà tra Conegliano e Vakifbank: le venete hanno eliminato, con due netti 3-0, le piemontesi di Novara nel derby tutto italiano. Egonu, De Gennaro, Sylla e compagne non hanno avuto difficoltà ad arrivare alla 57esima vittoria consecutiva, in un cammino trionfale che dura da fine 2019. Bosetti, Chirichella e le altre si sono battute audacemente ma nulla hanno potuto contro la corazzata veneta. Ancora più incredibile la cavalcata di Busto Arsizio, che ai quarti ha eliminato l’Eczacibasi, squadra turca in cui milita Tijana Boskovic, la schiacciatrice serba campionessa del mondo in carica, che si contende la fama di schiacciatrice più forte del mondo proprio con Paola Egonu. Il cuore che ci hanno messo non è bastato però in semifinale: con una rimonta incredibile all’andata (da 2-0 a 2-3), al ritorno non c’è stata storia, con le turche di Vakifbank che hanno inflitto alle lombarde un netto 3-0.
La finale dell’1 maggio vedrà quindi di fronte Conegliano e Vakifbank: sarà interessante assistere al confronto tra le prime due registe migliori in circolazione, la polacca Joanna Wolosz e la serba Ognjenovic, che promettono faville. Le due squadre erano state le prime due a qualificarsi per la semifinale l’anno scorso, prima della sospensione del torneo per covid; quest’anno la battaglia è assicurata.
Sul fronte maschile, tre italiane si erano qualificate nelle prime otto: Trentino, Civitanova e Perugia. Civitanova è uscita ai quarti, contro i polacchi del Kedzierzyn-kozle, allenati da una vecchia conoscenza italiana, il serbo Nikola Grbic; i polacchi sono stati anche i primi a qualificarsi per la finale, battendo in semifinale i russi dello Zenit Kazan. Nell’altra semifinale c’è stato un altro derby italiano, appunto tra Trentino e Perugia. Sulla carta erano favoriti gli umbri, ma nella gara d’andata non c’è stata storia: il risultato di 3-0 ha permesso a Trentino di stare relativamente tranquillo per il ritorno, in cui ha inizialmente rischiato, andando sotto per 2-0, ma recuperato poi fino al 2-2 e perso l’ormai ininfluente quinto set.
Da menzionare anche la Pro Victoria Monza che, con Anna Danesi e Alessia Orro, ha conquistato la CEV cup, seconda coppa europea (corrisponderebbe all’Europa League del calcio), infliggendo un doppio 3-0 al Galatasaray, nell’ennesima sfida Italia-Turchia. Vista quindi l’alta presenza di atleti e atlete italiani in queste squadre, che da anni sono ai vertici europei, le premesse per un’olimpiade da protagonisti per le nostre nazionali ci sono tutte.
Nato a Padova il 15 giugno 1994.
Diplomato in ragioneria, attualmente iscritto alla triennale di Ingegneria dell’Energia nella mia città.
Sono una persona curiosa in molti i campi, dalle nuove tecnologie, in particolare quelle che riguardano l’ambiente, alla politica, passando per lo sport.