Il «No» dei francesi all’estrema destra

Con il secondo turno, le elezioni regionali in Francia hanno preso una direzione totalmente contraria rispetto a ciò che il primo voto di domenica 6 dicembre aveva fatto presagire.
Il Front National di Marine Le Pen si era affermato come primo partito di Francia, con il 28% dei voti, seguito, per un solo punto percentuale di differenza, dall’Unione della Destra, e dall’Unione di Sinistra, che aveva registrato invece il 23% dei consensi. Ma dato che nessun partito aveva ottenuto la maggioranza assoluta, la decisione definitiva è stata rimandata alla votazione successiva.

front national

Con grande sorpresa, la situazione dopo il secondo turno si è ribaltata: il Front National, prima in testa, non ha ottenuto nemmeno una delle tredici nuove regioni previste dalla riforma degli enti locali. Di queste, sette sono andate ai repubblicani di Sarkozy – prevalentemente quelle del nord e del sud-est – e le altre cinque ai socialisti di Hollande. La tredicesima regione, la Corsica, ha invece preferito farsi guidare dal partito nazionalista.
Complice del risultato, probabilmente, l’aumentata popolarità di Hollande dopo gli attentati di Parigi, ma anche e soprattutto il ripiegamento di molti elettori di sinistra che, rassegnati alla sconfitta del Marine Le Penproprio partito nella propria regione, hanno scelto di votare il meno peggio, la destra più moderata. Da considerare è anche il non indifferente aumento di affluenza alle urne tra il primo e il secondo turno: dal 49% a quasi il 60% degli aventi diritto. Questi dati suggeriscono che molti cittadini francesi astenutisi dal voto, allarmati dai risultati del primo turno, hanno deciso di fare sentire anche la loro voce e di esprimere il loro secco «No» all’estrema destra.
Non si abbatte tuttavia la Le Pen, che in ogni caso ha aumentato il numero di consiglieri regionali e può vantare di rappresentare la principale opposizione: «La svolta elettorale del primo turno è servita a smascherare le menzogna in cui versa il sistema politico francese. Elezione dopo elezione la crescita del Front National è inesorabile» ha commentato. Consapevoli di ciò, anche i vincitori non sottovalutano l’avvertimento lanciato dai risultati del primo turno: il socialista Manuel Valls ha infatti ribadito che «il pericolo dell’estrema destra non è scongiurato». Una cautela che non ha dimostrato invece il leghista Salvini, che non ha esitato né a cantar vittoria una settimana fa, gongolando compiaciuto per il successo della Le Pen quasi fosse stato merito suo, né a denunciare, qualche giorno fa, un’«ammucchiata» di socialisti, repubblicani, banche e giornali contro le «persone perbene».