Fabio Poli, esce il cd: «Che si incazzino tutti!»
Primo in classifica da 58 settimane
Fabio Poli
2016
«Primo in classifica da 58 settimane» è il nuovo, irriverente album di Fabio Poli, il cui titolo non allude a un desiderio, bensì all’ironizzazione di una prassi sempre più diffusa: la ricerca delle vendite, del successo commerciale, a scapito del contenuto di un disco.
La copertina, in effetti, conferma questa chiave di lettura: come spiegato dallo stesso musicista, tutto (dal font, al bianco e nero, allo sguardo di sfida) crea una composizione evidentemente sbagliata dal punto di vista formale e richiama un’«attitudine punk» che, d’altronde, non ci stupisce: Fabio Poli non è certo un novellino nel mondo del rock italiano, ma ha accumulato una serie di esperienze (dalla radio ai festival, dal cinema alle cover) tali che ci è impossibile citarle tutte; nei primi anni Duemila, in particolare, ha lavorato a stretto contatto con la Steve Rogers Band, storico gruppo di Vasco Rossi guidato da Maurizio Solieri, apprendendo molti trucchi del mestiere e arrivando a suonare con gran parte dei musicisti della band sui palchi di tutta Italia negli anni successivi. Si è esibito anche come cantante, bassista e chitarrista acustico in molte cover band del Blasco. Ma non c’è solo lui, nella produzione artistica di Poli: c’è anche Battisti (di cui ha registrato la cover di Non è Francesca), ci sono i progetti come solista: con «Capolavoro assoluto» Poli ottiene l’attenzione della critica, tanto da ottenere a fine 2013 delle nomination come finalista al Premio Tenco. Bravi Tutti, singolo che anticipa l’album, è una perla di satira sociale, nata come omaggio a Rino Gaetano, citato anche, in una strofa, con «questo cielo così blu». E la critica del presente torna nel nuovo album: «Volevo ironizzare sulla mitomania che sta contagiando l’uomo medio moderno. Hai presente quei discorsi da bar per cui se hai una donna, racconti agli amici che ne hai tre e se guadagni 1000 euro al mese diventano 10mila? Mi sono immaginato un sedicente artista che si crea una copertina raffazzonata nella sua cameretta e si autoproclama “primo in classifica”», spiega il musicista. L’album, uscito a fine agosto, contiene 9 tracce che spaziano dal pop di Io e Chiara, singolo allegro e scanzonato lontano da ciò che ci aspetteremmo da Poli, alla rock ballad Niente canzoni d’amore.
La critica al mercato discografico è forte soprattutto in Più primo del primo (in collaborazione con Cristian Bagnoli, della Steve Rogers Band e del Gallo Team) in cui l’artista ironizza sulle canzoni banali scritte dagli autori del mondo dei talent show: «E con le vostre nostalgie facili/ e con i vostri sogni così fragili/ e con i vostri equilibri instabili/ ho fatto un sacco di hit/ quella che dice “a me mi”/ l’ho data ad Emma e così…/… è andata prima in classifica!»
C’è poi Sono un cantautore di sinistra con la Porsche, che – come racconta l’Artista, deriva dallo «scenario inquietante» di webradio e professionisti da tastiera che ha conosciuto dopo l’uscita di «Capolavoro assoluto»: «In mezzo a questa varia umanità, mi si para di fronte il cantautore di sinistra miliardario che si è edificato una carriera sull’ideologia “ad personam” secondo la quale il comunismo consentirebbe a tutti di pasteggiare a champagne (come lui rispettosamente è abituato a fare). Sono andato a casa e ho iniziato a scrivere la canzone. Poi hanno indagato Gino Paoli per i soldi in nero in Svizzera. E la canzone si è finita da sola. Volevo togliermi un ultimo sassolino dalla scarpa in merito all’utilità dei featuring hip-hop nei dischi pop rock italiani, ed ho trovato un valido alleato nell’amico Herman Medrano che ha raccontato esattamente ciò che pensa il rapper quando fa una comparsata del genere. Spero che si incazzino tutti».
Potremmo forse essere annoverati tra i «piccoli autori di blog totalmente sconosciuti che si atteggiano a nuovi guru della critica» ma no, noi non ci sentiamo dei guru: diamo opinioni, non verità assolute e ognuno è libero di contestarle, se lo ritiene opportuno.
Bene, a noi questo disco è piaciuto parecchio. Per quanto riguarda gli altri… che si incazzino pure.
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