Fatto Quotidiano & Charlie Hebdo: Il silenzio della stampa
Oltre 260mila copie vendute. Questo è il bilancio dell’iniziativa del Fatto Quotidiano che ieri ha allegato al giornale il nuovo numero di Charlie Hebdo, il primo dopo la strage del 7 gennaio in cui persero la vita 12 persone fra cui il direttore e numerosi vignettisti. Una parte del ricavato andrà alle famiglie delle vittime. Iniziativa unica nel panorama nostrano che ha avuto un enorme successo, tanto che oggi il giornale diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio fa il bis, per tutti coloro che ieri si sono sentiti dire dall’edicolante «Il Fatto? Esaurito».
Fa invece una certa impressione la non-pubblicità che è stata fatta all’iniziativa. Come spiega Marco Lillo sul Fatto di oggi, la questione della concorrenza doveva necessariamente andare in secondo piano perché l’iniziativa era la notizia e centrarla, insegnano nelle redazioni e nelle scuole di giornalismo, è la priorità del giornalista. O almeno dovrebbe esserlo.
Fa sorridere che, nonostante il silenzio di tutti, si sia riusciti a vendere il quadruplo del normale; pensate se invece Corriere, Repubblica & Co. avessero pubblicizzato come si deve l’uscita di Charlie Hebdo: il bilancio sarebbe stato di mezzo milione di copie come minimo.
Ma rimaniamo col sorriso sulle labbra: non c’è altro da fare quando si vive in un paese che non è libero, nonostante si professi tale.
Ringraziamo, in quanto lettori di Charlie Hebdo, la redazione del Fatto per averci dato questa possibilità.
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