Fq Millennium indaga a fondo sui vaccini in Europa
Scommessa riuscita: Fq Millennium, il mensile della famiglia del Fatto Quotidiano diretto da Peter Gomez, è sopravvissuto oltre ai primi 4 numeri e ora ha abbassato il suo prezzo di copertina da 5 euro a 3,90. «Il vaccino dell’obbligo», è il titolo del numero di settembre, da pochi giorni in edicola. La domanda da cui partono le numerose inchieste presenti nel mensile è la seguente: «Perché l’Europa non segue la via italiana», ossia l’obbligo vaccinale? Su 31 Stati presi in esame, quelli monitorati dall’European Centre for Disease Prevention and Control (i 28 Stati dell’Ue, Liechtenstein, Norvegia e Islanda), la vaccinazione obbligatoria è presente solo in 11, in gran parte appartenenti all’ex blocco sovietico. Nei Paesi a noi (anche culturalmente) più vicini, invece, non è presente alcun obbligo: Austria, Belcio, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia e così via si affidano in gran parte a campagne di informazione, prendendo una posizione che aveva fatto propria anche il direttore de La Voce che Stecca Tito Borsa poco tempo fa, attirandosi addosso non poche critiche.
Su Fq Millennium, al di là della storia di copertina firmata da Eleonora Bianchini e Marco Pasciuti, c’è molto altro: Luigi Franco si occupa delle reazioni avverse ai vaccini, Antonio Armano e Nanni Delbecchi intervistano Carlo Rovelli, mentre Davide Turrini dialoga con Micaela Ramazzotti e Alessandro Madron va a Ibiza per raccontarci la nuova vita di Nicole Minetti. A condire tutto questo le rubriche di Marco Travaglio, Antonio Padellaro, Luca Mercalli, Aldo Giannuli e tanti altri.
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