Giulia, fra sindrome di Down e indipendenza
Giulia. Verso la vita indipendente
A cura di Martina Benvenuti
Cleup – 2015 – 14 euro
Giulia Pertile è una giovane donna che dà il massimo nello sport, nella danza, nel lavoro, nell’amore e nella scrittura. Giulia Pertile è una giovane donna con la sindrome di Down. Questo volume è, da una parte, una sorta di autobiografia in versi di questa ragazza, dall’altra è un omaggio alla sua forza, alla sua energia e alla sua determinazione attraverso le testimonianze dei genitori, dei fratelli e di tante altre persone che l’hanno conosciuta. «La tua anima sento, sento i tuoi sensi/e non mollo il tuo respiro», scrive Giulia nella poesia che apre il libro, dimostrando in pochi versi (facenti parte di un componimento più ampio) tutto il proprio talento e la propria profondità. Una profondità in cui non si rischia di cadere risucchiati, squadernata com’è agli occhi, al cervello e al cuore di chi legge. Non solo i sentimenti di Giulia, ma anche i suoi desideri: «Il nostro futuro è la nostra autonomia fuori di casa nel mondo degli adulti. […] Ormai siamo grandi, pensiamo da soli alle nostre scelte di vita». Questa descrizione a tutto tondo di Giulia, che possiamo sfogliare grazie all’intervento di Martina Benvenuti, insegnante di lettere nella scuola secondaria, ci offre una prospettiva sulla sindrome di Down molto diversa da quella presente nell’immaginario comune. Un ritratto estremamente interessante che andrebbe fatto leggere a chiunque non abbia mai avuto a che fare con una persona con questa sindrome: la stragrande maggioranza di noi, compreso chi scrive, tende ad avere una visione ristretta ed estremamente parziale del tema. Un libro che ci permette di confrontarci con una realtà che spesso non conosciamo, un libro che ci educa alla diversità come arricchimento e non come perdita.
Ne aveva parlato anche Cecilia Alfier
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