Giudizi sul peso: stop all’ipocrisia
Non siamo ipocriti: un corpo normopeso è più attraente. Ci aggrada perché ci appare armonioso. Sarebbe interessante però scavare nelle motivazioni più recondite che conducono il nostro cervello a preferirlo a uno eccessivamente magro o, al contrario, sovrabbondante di adipe. A modesto parere di chi scrive- gli studiosi della psiche sono pregati di confermare o confutare- siamo portati a ritenere più bello chi non ha problemi di peso perché questo è sinonimo di salute. Infatti, all’opposto, le costole visibili oppure i rotoli di grasso inviano a chi li osserva un messaggio relativo a un cattivo stato di forma.
Pertanto, non si dovrebbe demonizzare, come purtroppo è molto comune con una ingente dose di ipocrisia, il gusto per l’estetica del corpo asciutto e muscoloso, a discapito di quello scheletrico e di quello in stile Botero: siamo chiamati in modo innato alla preservazione della nostra specie e ciò ci spinge a prediligere chi è più probabile che sia utile a tale scopo.
Quanto appena sostenuto, tuttavia, non può essere considerata come una causa di non punibilità sul piano morale per chi si permette di emettere giudizi, se non vere e proprie parole di scherno, nei confronti di chi sta agli estremi di una immaginaria linea della forma fisica. Infatti, se i gusti non sono né discutibili, né tanto meno coercibili, essi non devono avere ripercussioni sulla dignità e la serenità altrui. Insomma, se una persona è sottopeso oppure obesa può non piacerci, ma questo non ci conferisce il diritto di denigrarla e offenderla: la sua condizione è solo affar suo.
Soprattutto, quell’aspetto non conforme potrebbe essere il sintomo di un disturbo o di una patologia. Facciamo allora un parallelismo: a parte rarissime eccezioni, chi mai oserebbe farsi beffa del capo calvo di un malato oncologico o della protesi di un amputato? Ecco, in egual modo, ci si dovrebbe astenere da qualsiasi giudizio non richiesto nei confronti di chi non vanta un fisico scultoreo.
Anche questa osservazione, però, non deve essere ritenuta una scusante: magrezza eccessiva e chili di troppo non sono solo sgradevoli all’occhio dei più, ma possono costruire dei fattori di rischio per il nostro organismo. Dunque, anche in questo caso, senza ipocrisia, è giusto sostenere che queste persone debbano farsi aiutare per migliorare il loro stato di salute, ma non sta a noi farlo notare, specialmente con modi beffardi.
Classe 1995, laureata in giurisprudenza.
Il diritto e la politica sono il mio pane quotidiano, la mia croce e delizia.
Vi rassicuro: le frasi fatte solo nelle informazioni biografiche.