Gli insulti a Elena Ventura. #iostoconElena
Elena Ventura collabora con noi da un mesetto: l’abbiamo scoperta per caso quando ha pubblicato su Facebook due foto del suo corpo: la prima risalente a qualche anno fa, la seconda più recente; la prima in cui le ossa sembravano voler bucare la pelle di un corpo ridotto a nulla a causa di una magrezza sconcertante, la seconda raffigurante un corpo ancora molto magro, ma di certo più sano.
In questo modo, noi – come migliaia di persone su internet – siamo venuti a conoscenza della storia di Elena Ventura, che sta uscendo dal tunnel dell’anoressia e che ha deciso di condividere con il mondo la propria esperienza, anche e soprattutto per aiutare chi si trova nella situazione che lei ha già vissuto.
In seguito alla pubblicazione su Facebook della foto che trovate qui sopra è iniziato un attacco a Elena che è arrivato fino a questo blog: domenica e ieri abbiamo ricevuto alcuni messaggi davvero brutti.
Nelle prossime ore, consapevoli che da soli è più difficile affrontare le cose rispetto a quando si hanno gli amici dalla propria parte, a nome di tutta la redazione Sara Collalti ed Emanuela Baggio prima, Tito Borsa poi, si schiereranno dalla parte giusta, dalla parte di Elena.
#iostoconElena
I commenti su Facebook
I commenti all’articolo di Elena
Alcuni dei messaggi che ci sono arrivati tra domenica e ieri:
Articoli non firmati o scritti da persone esterne al blog
Prima di tutto: ma davvero nel 2016 occidentale e “progredito” esistono persone che demonizzano la foto di una ragazza in costume?
Specifico meglio: la foto di una ragazza in costume, in piedi, dritta, con una gamba ferma e una lievemente avanzata, un braccio a riposo e l’altro impegnato in un gesto misurato. Tipo Doriforo di Policleto insomma, però ritratto di spalle.
Solo che il Doriforo è celebrato per il suo valore artistico, mentre Elena Ventura viene etichettata come orrenda e pornografica.
E, ciliegina su questa tortina di fango, c’è l’ingiurioso messaggio del genio che crede di aver capito tutto: Elena è “ankora dentro” (cit.) a La Voce solo in virtù delle sue “foto mezza nuda” (cit.).
Che Elena abbia qualcosa di importante da dire e lo sappia dire bene è una banalità di nessuna importanza.
E poi: questi tizi non potevano per una volta tacere e perdonare questa gravissima offesa alla morale (la loro)?
Così, giusto perché, in questo particolare caso, il bersaglio delle loro maldicenze è una ragazza che sta combattendo contro l’anoressia, che non è un mero capriccio, ma è una malattia insidiosa, perversa, infida, persistente e molto difficile da curare.
Il bullismo da tastiera non risparmia davvero nessuno.
Alle graziose personcine che, dall’alto delle loro Lauree pigliate su YouTube, pontificano sulla pelle degli altri proponendo cure a base di pane e salame: dice mia nonna che la malizia sta negli occhi di chi guarda.
Alle persone, si sa, piace nascondersi, in particolare quando si tratta di gettare fango (per non dire altro) su qualcun altro.
Purtroppo il secolo dei social network, degli smartphone e dei computer ha offerto a queste persone nuovi e convenienti strumenti per potersi nascondere ancora più in profondità, per rintanarsi ancora di più in quel buco oscuro, illuminato solo dalla debole luce dello schermo dei loro PC, schermo che li rende invincibili e che li convince a buttare fuori le prime cose che passano loro per la mente.
Le parole ci mettono pochi secondi per andare da qui a lì, per finire dalla testa alla tastiera ed essere pubblicate in bella vista, dove tutti possono leggerle e, magari anche condividerle, perché, purtroppo, la stessa ignoranza e la stessa vigliaccheria che caratterizzano queste persone che si sentono in dovere di dire sempre la loro, pur non sapendo nulla, affligge anche moltissime altre persone che, non avendo nulla di originale da dire, pensano bene di poter condividere l’odio e la bigotteria di altri.
Così nascono i commenti di chi attacca persone di cui non sa assolutamente niente, di cui non conosce il passato, di cui ignora i sentimenti, le paure e le battaglie che hanno dovuto affrontare.
Ed è proprio questo il punto: chi si è sentito libero di scrivere queste parole offensive non ha nemmeno la più pallida idea di cosa voglia dire combattere qualcosa di così profondo e oscuro come l’anoressia. Non sanno quanto coraggio e quanta forza di volontà siano necessari per debellare un demone così forte.
E io penso che sia giusto documentare questo coraggio, che sia giusto che Elena mostri la sua lotta e i traguardi fino ad ora raggiunti.
Non ascoltare, o meglio, non dar retta alle cose che dicono, Elena, perché non possono comprendere la tua lotta o il tuo coraggio, continua a combattere e a mostrare i tuoi traguardi con orgoglio, e, per citare una serie tv a me molto cara <> (il pregiudizio è solamente ignoranza)