Grigliata ignorante: dieci canzoni che forse non conosci

Primavera: le giornate si allungano, fioriscono i ciliegi, gli uccellini tornano a cantare e, insieme alle primule, spuntano da ogni parte gruppi Whatsapp chiamati Pasquetta 22 o Grigliata ignorante. Iniziano discussioni infinite tra chi non mangia il pollo, vegani, fruttariani, chi beve birra, chi no, chi fa la spesa, chi sta alla griglia, chi mette casa, chi lavora e arriva dopo, chi non cʼè perché deve studiare e chi più ne ha più metta.

E più si approssima arriva il fatidico giorno, più si comincia a discutere sul punto maggiormente divisivo: il sottofondo musicale, ovviamente!

Un elemento irrinuncabile


Cʼè chi arriva con la chitarra e suona per nove ore le stesse cinque canzoni, le stesse di tutti gli anni, chi porta impianti con quattro casse, due spie, mixer e wattaggio da far invidia al tecnico di palco dei Ramstein, mentre la maggior parte dei gruppi, più pigri, si accontentano della cassa Bluetooth, che ha rimpiazzato le mitiche radio/mangianstri/lettore cd a pile stilo, ormai retrocesse a oggetti da boomer.
Una cosa è certa, alla grigliata ignorante la musica non può mancare!


Se avete la fortuna di essere un gruppo omogeneo, tipo tutti metallari incalliti, allora basta mettere su Piece of mind degli Iron Maiden a ripetizione e siete a posto. Storia simile se ci si ritrova in una banda di ascoltatori casuali che si accontentano di musica nazional popolare. Playlist di Vasco e Ligabue e passa la paura!


Ma se il gruppo è più variegato e necessita di quelle canzoni che stuzzicano tutti i palati come la sempreverde Sweet child of mine, o che attirano gli ormai scontati trenini di gente sbronza come YMCA, forse quest’anno è il caso di osare un po’ di più e cambiare le carte in tavola con la nostra playlist alternativa per una grigliata ignorante!


Di nicchia ma non troppo

Gramatik- Just jammin’
La giornata inizia, si monta la piastra, si porta la legna, si stappano le prime birre e ci si gode la brezza mattutina. E per entrare nel mood giusto cosa cʼè di meglio di un pezzo dei Gramatik?

Alborosie – Herbalist
si accende il fuoco, si inizia a scaldare la piastra, e con essa si scaldano anche gli animi, meglio se lo si fa a tempo di reggae. Inutile dire che con un qualsiasi pezzo dello Zio Bob qua si va sul sicuro, ma se gradite qualcosa in levare dal sapore maccheronico questo pezzo dellʼormai italo giamaicano Alborosie ci sta alla grande.

Fontaines Dc – Liberty belle
La piastra è calda, la carnazza (oppure le verdure, la grigliata ignorante secondo noi è vegan Friendly) è già pronta nei vassoi, si sente nellʼaria lʼodore di olio caldo che si mischia a quello delle fioriture primaverili, l’alcool inizia a circolare in corpo e si aumentano i bpm chiamando in causa uno dei gruppi rivelazione degli ultimi anni, gli irlandesi Fontaines Dc, che di grigliate certamente ne sanno!

Bee bee sea – Day ripper
Questo pezzo degli italianissimi Bee Bee Sea oltre a essere una bomba, ha un video che secondo me è la raffigurazione della Pasquetta ideale: gente che mangia, che beve e che balla, vestita o svestita in modo pittoresco, in uno sfondo agricolo bucolico con tanto di trattori, balle di fieno e gente a cavallo.

Cani Sciorrì – Kevinʼs Birthday
A proposito di video con rappresentazioni della Pasquetta ideale, qua ce nʼè un altra, ma in una versione ancora più hard core, con le chitarrone potenti e un pezzo che prende a schiaffoni. Più che altro la rappresentazione ideale di come potrebbe degenerare una pasquetta. In una location che potrebbe essere tanto un campo nomadi nella periferia di Londra quanto uno sfasciacarrozze sperduto della provincia Granda, in un epoca non ben definita. Un’ambientazione quasi Steam punk in cui compare veramente di tutto, dalle drag queen alle pistole, dalle risse alle carcasse meccaniche fino alla gente che fornica tranquillamente in un parcheggio. Il tutto si conclude con un live di uno dei gruppi storici della provincia di Cuneo, i mitici Cani Sciorrì, capolavoro.
Auguri Kevin! Chiunque tu sia.

The Proclaimers – 500 miles
Anche in questa playlist è arrivato il momento del pezzo mainstream, in questo caso uno dei più cult nei pub. Maggiormente popolare nel mondo anglosassone che in quello latino, non lo si può comunque derubricare a pezzo di nicchia. Da mettere nel climax della festa, vi ritroverete a cantarlo a squarciagola senza conoscerne il testo, abbracciati alla prima persona che vi capita a tiro, fosse anche il cugino timido di qualche amico che nessuno conosce e si trova li perché non aveva altri inviti.

Mano Manita – ritmo ignorante
A questo punto della Pasquetta di solito il grado di grigliata ignorante è pienamente raggiunto, il livello alcolico è al top, sicuramente ci sarà qualcuno che invoca Maracaibo. Si tratta del momento di tenere duro e stupire tutti che con questa chicca del canalese Mano Manita, la quale ha vinto lʼedizione 2017 del nostrano Sanrito festival! Ignoranza sia, ma con stile!

Alghero – Giuni Russo
Alla fine lʼignoranza ha preso il sopravvento, ma siete riusciti a mediare e ad accontentare anche quello che voleva mettere Maracaibo grazie a questo must del trash italico. La voce di Giuni Russo vi catapulterà nel magico mondo cotonato degli anni ’80. Nostalgia canaglia.

Let it happen – Tame Impala

il sole inizia lentamente a scendere, rimangono birre aperte, calde e abbandonante un po’ ovunque, ossa rosicchiate sui tavoli, lembi di tovaglia di carta che sventolano leggermente al venticello primaverile. C’è chi è seduto in un angolo con lo sguardo perso nel vuoto, chi è in post sbornia e ricomincia a capire in che anno si trova. In questa situazione quasi mistica arrivano il momento di quei fighetti dei Tame Impala: un pezzo psichedelico, con un bridge a metà canzone che ispira visioni mistiche e dubbi trascendentali, coronato da un titolo che è profezia fatalista. Let it happen, lascia che accada, e comincia il viaggio verso pianeti lontani.

Un’estate tranquilla – Francesco Riotta
La giornata che sembrava infinita volge al termine, i più hanno ripreso conoscenza, si ritira la roba, si smezzano gli avanzi, si saldano i conti e chi ha anticipato i soldi ringrazia lʼavvento di Satispay, così anche i più tirchi non hanno più scuse per rimandare il pagamento!
Si salutano gli amici che non si vedono da un po’ e si inizia a parlare di vacanze estive (magari in Sicilia) perché in fondo Pasquetta è un giro di boa, a metà strada tra la fine dellʼinverno e lʼinizio dellʼestate. E questa dolcissima ballata del cantautore siciliano ha proprio il sapore d’estate, che speriamo davvero sia tranquilla, in tutti i sensi.

Bonus track: Sweet child o’mine – Guns and Roses
Ebbene si, si è fatta sera, sei in macchina, stai andando a casa, assicurati di essere abbastanza lontano, accosta un attimo, accertati che non ti abbiano seguito e mettila su a tutto volume!


Perché in fondo questo pezzo è perfetto per la Pasquetta! Ma non dite che ve lʼho detto io!

Alberto Resta
Chitarrista e cantante dei The Follis