Grillini sulla Luna. Anzi no
Il 20 luglio del 1969 Neil Armstrong posava il piede sulla luna, facendo sventolare la bandiera americana a segnare una definitiva conquista del pianeta da parte degli americani. Gli uomini erano arrivati sulla luna.
Tutto ciò accadde il 20 luglio del 1969, ben 45 anni fa. Ce lo insegnano i libri di storia, le canzoni, i ricordi tramandati, i film.
Ma per il Movimento 5 Stelle, evidentemente, non è stato così. L’uomo non ha mai messo piede sulla luna. A confermarlo ci pensa il deputato pentastellato Carlo Sibilia, che ha ammesso le sue (non poche) perplessità riguardo al fatto su Twitter.
Il tweet, che in poche ore ha fatto il giro della rete, recitava: “Oggi si festeggia anniversario sbarco sulla #luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che è una farsa”.
Tralasciamo le questioni prettamente grammaticali e di netiquette di Twitter.
Calcolatrice alla mano, 2014-1969 da come risultato 45, non 43. Ma non importa.
Sibilia aggiunge così un nuovo complotto tra i tanti denunciati dal Movimento 5 Stelle, mettendosi tra le schiere dei negazionisti dell’allunaggio. Beninteso, molte persone la pensano come lui: sono stati girati film a riguardo e molte teorie sono state formulate. Fondamentalmente si cerca di dimostrare che l’allunaggio sia stato riprodotto negli studi hollywoodiani, molti ipotizzano girato da Kubrick, al fine di mostrare la superiorità statunitense sulla Russia che cercava di sgomitare per avere un posto nello spazio.
Tra coloro che gridano alla cospirazione ultimamente si stanno aggiungendo molti italiani, sempre più pronti a togliersi di dosso qualsiasi retaggio americano. Le prove, secondo i cospirazionisti, sarebbero molte (basti leggere i commenti all’articolo sul Corriere della Sera, uno dei tanti: “l’uomo è stato sulla luna? mah..io la mano sul fuoco non ce la metto..forse Kubrik potrebbe dirci di più..ma è morto…”): la versione ufficiale è poco credibile, all’epoca non c’erano i mezzi per farlo, come mai l’uomo non è mai più tornato sulla luna?, la bandiera sta fissa e non sventola.
Questioni che trovano risposta in pochi minuti, certificate dalla NASA e comprovate da esperti. Ma poco importa, un complotto serve per unire la popolazione contro un nemico comune, e se questo sono gli Stati Uniti è ancora meglio. Inoltre è pure un complotto vintage, come fa a non essere vero?
Ciò che impaurisce, però, è che a scriverlo sia un parlamentare italiano. Una persona che, per carità!, non dovrebbe prostrarsi ai piedi del potente di turno, ma che si presuppone abbia un minimo di competenza in ogni cosa che dice o afferma; in caso contrario, il buonsenso di tacere.
Se l’unica evidenza scientifica di un parlamentare equivale ad un “Ah sì? E come fanno i razzi a partire se non c’è aria su cui appoggiarsi?”, capiamo immediatamente che stiamo ragionando ai livelli di un bambino di due anni, che chiede alla mamma come fanno gli aerei a volare visto che non c’è il vento.
Si continua a dire di guardare alle riforme del Movimento, di non soffermarsi su questi punti così scontati e inutili del web. Un web che, a loro detta, dovrebbe essere la verità (“ma non hai visto i video della rete?”). Ma come possiamo leggere una riforma se poi l’evidenza delle persone si rivela in queste frasi?
E soprattutto: come possiamo dire ai nostri studenti di impegnarsi a scuola, se poi ci governano persone così?!
Alessandra Busanel
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