Lettere dal Guatemala: l’alimentazione è importante
Dalla nostra corrispondente Città del Guatemala
Sto affrontando dei giorni abbastanza pesanti, non tanto per il lavoro che faccio (che richiede sicuramente energia e tanta forza di volontà e soprattutto pazienza) ma per quello che sto capendo poco alla volta di queste famiglie e di questi bambini.
Ieri alle quattro del pomeriggio si è tenuta una riunione con i genitori dei bambini del Centro Padre Ottorino.
Una riunione sull’alimentazione: le maestre ed io abbiamo organizzato un’attività abbastanza efficace per far capire ai genitori quello che devono comprare per nutrire al meglio i propri figli. Abbiamo disposto su un tavolo una serie di figure di alimenti, dopo aver diviso i genitori in quattro gruppi: la colazione, il pranzo, la merenda e la cena. I partecipanti dovevano creare un menu con le figure che trovavano sul tavolo e poi spiegare il motivo per cui l’hanno scelto.
La cosa curiosa è stata che tutti sapevano cosa, quanto e quando mangiare e ovviamente per fare bella figura si parlava di vitamine, proteine e zuccheri che aiutano lo sviluppo del bambino, tutto vero, certo. Ma chi effettivamente segue queste regole a casa sua?
Molti no, ecco perché era presente un gruppo di psicologi specializzati in questo campo che hanno illustrato video e foto per spiegare cosa si deve o non si deve mangiare e a come tutto parte dai genitori e dalla loro buona alimentazione che viene trasmessa poi ai figli stessi.
Un’altra cosa che gli psicologi hanno suggerito è il fatto di interessarsi a cosa mangiano i bambini nel centro dove vivono quasi tutta la giornata, proprio per prendere esempio da ciò che diamo ai loro figli, alimenti totalmente naturali, che aiutano lo sviluppo del bambino; ma quasi tutti i genitori non sapevano e non sanno nulla a riguardo.
Questo disinteresse mi ha lasciato perplessa, purtroppo la vita di questi bambini non è resa importante e speciale come dovrebbe essere, anche quando si parla di cibo.
Per questo motivo il Centro Padre Ottorino ha deciso che ogni venerdì di fine mese ci saranno delle riunioni per «educare» i genitori ad essere tali, con consigli e momenti di riflessione su ciò che devono migliorare.
È davvero un’iniziativa interessante e sono curiosa di vedere il cambiamento che ci sarà, perché ci deve essere!
Ilaria Bedin
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