A Hollywood la mostra anti-Trump, espone anche Kampah

Sono le 17:45 del 18 gennaio a Venice in California.
Sto finendo di preparare le mie cose per la serata, quando squilla l’iPhone e in videochiamata Dora mi risponde sorridente e bellissima, come sempre! «Siamo pronte mandaci un Uber alla spiaggia che siamo da te in un attimo. Ti porto un amica che fa la corrispondente per Espn da Londra, è una figa pazzesca, vedrai che ti piacera». «Va bene, ma fate presto che siamo in ritardo per il mio red carpet! Il red carpet a Hollywood è 
un cazzo di big deal ed è lì che stiamo andando, per la mostra d’arte provocatoria contro l’elezione di Donald Trump!
Bussano alla porta e sono le ragazze, la seconda, Joy è anche più bella di Dora, mi sorride maliziosa e si presenta saltandomi addosso. Somiglia a Laura Angel, ma non glielo voglio dire, mai paragonare una donna a un’altra anche se è famosa e bellissima e soprattutto, come in questo caso, se è anche una pornostar dell’Europa dell’Est!
Arriviamo in tempo precisi per l’entrata trionfale alla mostra più pazza del secolo, «Surviving Trump, the art of resistance» (Sopravvivere a Trump, l’arte della resistenza, ndr), dove è esposto anche il mio Marilyn Trump, ci buttiamo sul tappeto rosso dove i paparazzi ci fucilano coi flash delle macchine fotografiche e telecamere e io mi faccio spogliare dalle ragazze per rivelare sotto la felpa di Capitan America la maglietta rossa con la falce e martello gialla che ho comprato il giorno stesso alla spiaggia di Venice nei negozi per turisti e su cui ho taggato la facciazza di Trump!

Una bomba atomica da mille megatoni! I flash dei fotografi impazziscono e scendo carico di adrenalina, pronto ad affrontare il pubblico di fanatici e apprezzatori dell’arte serata, che già mi travolgono con mille complimenti e richieste di amicizia!
Mi hanno posizionato proprio accanto alla statua di Trump nudo senza palle che è già diventata virale sui networks di tutto il mondo e sta girando da una galleria all’altra a Los Angleles, quindi la posizione migliore perché tutti sono da questa parte a fare le foto.
Le ragazze impazziscono per questa becera versione del nuovo Padre della Nazione e ridono di gusto osservandogli il pipino.
La sala è gremita e strapiena, la musica assordante, due body builder nudi in mutande griffate da Trump ballano su un palco con la maschera di Donald fatta di carta che rende il tutto davvero surreale e divertente.

Passiamo due ore a districarci tra la gente i complimenti e le domande poi ce ne andiamo ebbri ed eccitati dall’altra parte di Hollywood Boulevard quello con le stelle degli attori per entrare da Musso & Frank’s il locale più classico di Hollywood dove andavano tutti da Clark Gable a  Jean Harlow e che fa i cocktail martini più buoni del mondo. Il tutto è rimasto come allora, perfino la classe dei camerieri non è cambiata. Ci ha raggiunto il mio amico Peter Purcell un giovane cantante con cui sto lavorando da Natale appena tornato da due settimane di snowboarding in Colorado e le ragazze apprezzano la mia scelta di aggiungerlo al mucchio per la serata a casa mia, al nostro ritorno a Venice.
Sono molto soddisfatto di come é andata la serata, World Of Wonder Production é famosa in tutto il mondo per la qualità dei suoi film e documentari artistici ed essere parte di una loro mostra é per me un onore e un piacere immenso, ma soprattutto é stata una serata anti-Trump con un’asta benefica (di cui fa parte anche il mio Marilyn Trump) che raggiungerà i 10mila dollari a fine serata.
Speriamo che il nostro messaggio possa arrivare forte e chiaro a tutta la nazione ma soprattuto alle orecchie del NON nostro Presidente degli Stati Uniti d’America!