I benefici del SuperBonus 110%
L’articolo 19 del DL 34/2020, che riguarda l’efficienza energetica degli edifici e introduce il Superbonus 110%, si propone due obiettivi generali: favorire la ripresa dell’economia italiana vessata dalla pandemia e diminuire l’impatto ambientale dell’azione umana sulla natura; i benefici del SuperBonus 110%, perciò, sono tanto economici quanto ecologici.
Innanzitutto, sono state individuate le categorie d’immobili qualificate a usufruire dell’incentivo edilizio. Tra le principali troviamo: condomini, case unifamiliari, case plurifamiliari le cui unità immobiliari hanno accesso autonomo e indipendente, case popolari, edifici in possesso delle associazioni di volontariato, nonché edifici adibiti a spogliatoi delle associazioni sportive.
Tuttavia, le tipologie maggiormente interessate sono tre: case unifamiliari, quelle plurifamiliari e i condomini. Questi ultimi, attualmente, in Italia sono circa 1 milione e 200 mila, di cui la maggior parte è stata costruita durante gli anni del Boom economico. In virtù di ciò, un report datato 2011 attesta che il 53,7% degli stessi era stato costruito più di quaranta anni prima, ossia precedentemente a qualunque norma inerente l’efficienza energetica degli edifici, in quanto la prima di esse è la n.373 del 30/4/1976. Inoltre, risalgono a un’epoca anteriore anche alla prima legge antisismica n.64 del 2/2/1974.
Ne deriva che la maggior parte degli immobili adibiti a condominio sono parecchio vetusti, disperdono quantità oggi impensabili di calore dall’interno verso l’esterno e, in caso di sisma di una certa entità, rischiano di crollare rovinosamente, come hanno dimostrato parecchi fatti di cronaca ricorrenti nei decenni.
Interventi trainanti e trainati
Il SuperBonus 110% viene erogato in seguito a interventi di ristrutturazione che tengono in considerazione quanto esposto in precedenza in termini di efficienza energetica e antisismica. Essi si dividono in due gruppi: trainanti e trainati. Al primo appartengono tutte le migliore in materia antisismica, mentre quelle che impattano sulla classe energetica dell’immobile sono suddivisi per tipologia tra il primo e il secondo raggruppamento. I lavori trainanti sono quelli che consentono di ricevere direttamente i benefici del SuperBonus 110%, mentre quelli trainati sono vincolati ai primi.
Poniamo come esempio la ristrutturazione di una casa singola: il cliente richiede l’isolamento esterno denominato cappotto, alcuni interventi antisismici e l’installazione d’impianti solari fotovoltaici. Il cliente può usufruire del bonus sia in riferimento all’isolamento esterno, sia all’intervento antisismico poiché entrambi ricadono all’interno degli interventi trainanti, mentre per l’installazione dell’impianto fotovoltaico gli viene concesso solo se effettua uno dei due interventi precedenti. Questo perché l’isolamento energetico e l’isolamento antisismico dell’edificio garantiscono una miglioramento non indifferente dello stesso, al quale poi possono essere aggiunti altri interventi trainati di minore impatto, come l’impianto fotovoltaico. Un altro intervento trainante che non abbiamo preso in considerazione nell’esempio è la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, necessaria affinché l’edificio scali due gradini di classe energetica e si garantisca i benefici del SuperBonus 110%. Tra gli interventi trainati, invece, si trovano l’installazione di colonnine elettriche e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Le critiche di Draghi
Negli ultimi giorni il SuperBonus 110% è tornato a far parlare di sé, sia per l’abbattimento del tetto ISEE per le case unifamiliari sia per la denuncia di frode verso le aziende che avrebbero emesso fatture false per poter incassare ciò che non era loro dovuto. Particolare rilevanza è stata data alla truffa da 1 miliardo e 250 mila euro, la quale tuttavia prendeva in considerazione anche altri bonus edilizi.
Il 22 dicembre scorso, durante la conferenza stampa riguardante l’approvazione della Legge di Bilancio, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, a riguardo del SuperBonus ha dichiarato: «Una misura che ha dato beneficio ma anche distorsioni. La prima distorsione è l’aumento straordinario dei componenti per le ristrutturazioni. Ha incentivato le frodi: e l’Agenzia delle entrate ha bloccato 4 miliardi di crediti che erano stati dati come cedibili».
In seguito a queste dichiarazioni che hanno chiamato in ballo l’Agenzia delle Entrate, la stessa Agenzia ha dovuto fare delle precisazioni su quanto affermato, facendo emettere un comunicato stampa nel quale si richiama che le frodi accertate non riguardano solamente il SuperBonus, bensì l’intero sistema dei bonus edilizi da cui le aziende posso trarre vantaggio, tra cui: bonus facciate, bonus energetici, crediti per le locazioni non abitative. Tali frodi, oltretutto, sono state scoperte proprio grazie a un Decreto del Governo Draghi del novembre scorso, con il quale l’Agenzia delle Entrate può intervenire in modo preventivo con il blocco del credito verso le aziende/società che stavano tentando la truffa.
Un altro punto a cui ha fatto riferimento Draghi per criticare il SuperBonus è: l’aumento straordinario dei componenti per le ristrutturazioni, il quale è dovuto in parte alla maggiore quantità di domanda rispetto all’offerta attualmente disponibile, ma soprattutto all’aumento globale dei prezzi delle materie prime.
Basti pensare che il prezzo dell’acciaio tra ottobre 2020 e novembre 2021 è aumentato del 130%, mentre il polietilene (utilizzato anche per l’isolamento degli edifici) nello stesso arco di tempo ha visto aumentare il prezzo del 40%, il petrolio del 34%, il rame del 17% e il cemento del 10%. Tutti questi incrementi, non prevedibili dalle singole aziende, comportano il rischio di non essere in grado di effettuare le lavorazioni rispettando i costi e i previsti dai vari contratti, fallendo così gli obiettivi dichiarati nel Recovery Plan.
In difesa della norma di Fraccaro
L’inventore del SuperBonus 110%, il Parlamentare del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, in questi giorni sta rimarcando il buon lavoro effettuato dalla sua misura, soprattutto a livello di politica economica interna: «Secondo un recente studio del Cresme, presentato in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, almeno un quarto della crescita stimata del PIL italiano a fine anno è dovuto alla crescita dell’edilizia: senza le costruzioni, la nostra crescita nel 2021 sarebbe inferiore di 1,6 punti percentuali. Non a caso, lo scorso 15 dicembre la Commissaria europea all’energia Kadri Simson ha dichiarato che le misure nazionali per la ristrutturazione degli immobili sono benvenute e che questo tipo di politiche rappresentano guadagni significativi per i consumatori. E la stessa Commissione UE ha promosso a pieni voti il SuperBonus, indicandolo come best practice a livello europeo, con la strategia rinominata A Renovation Wave for Europe».
Il continuo oscillare dei prezzi a livello internazionale e il continuo prorogare all’ultimo minuto la normativa inerente il SuperBonus 110% da parte del Governo, tuttavia, comporta allo stadio attuale una maggior incertezza da parte dei progettisti e delle aziende nel programmare gli interventi di ristrutturazione, facendo risuonare ancora più forte la richiesta di rendere strutturale il quadro normativo, anche in vista delle centinaia di migliaia di case o condomini che attendono le migliorie fin dalla nascita della misura.
Nato a Padova il 30 Aprile 1997, dove vive.
Ha studiato presso l’Istituto Tecnico per Geometri Belzoni.
Ha frequentando l’Istituto Tecnico Superiore per il Risparmio Energetico ITS-RED Academy
Attualmente lavora come Geometra, esperto in rilievi topografici compiuti con droni e laser scanner.
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