I genitori vegani sono un pericolo per i bambini?
Negli ultimi anni sono aumentati coloro che hanno rinunciato alla dieta tradizionale onnivora per accostarsi a un nuovo regime alimentare, il vegan, che spesso si estende anche in maniera totalizzante allo stile di vita; dunque, non solo cibarsi esclusivamente di vegetali, ma anche abbandonare, ad esempio, l’abbigliamento di derivazione animale come le calzature in cuoio.
Con tutte le osservazioni che si possono avanzare su questa pratica, è sempre bene ricordarsi che i vegani, quando rispettosi e pacifici, non danneggiano nessuno (anzi), motivo per cui è un’intromissione non richiesta nella loro vita bombardarli di critiche e domande maliziose circa il loro approvvigionamento di nutrienti essenziali.
D’altro canto, una questione rilevante concerne la prole di chi intraprende questo percorso. Le cronache ci presentano, periodicamente, fatti angoscianti a questo proposito: mamme e papà invasati che, pur di non introdurre nell’organismo del proprio bimbo una goccia di latte vaccino o un pezzettino di bistecca, lo inducono alla malnutrizione, se non alla denutrizione, esponendolo a pericoli mortali. L’ultimo caso di questo genere arriva dagli Stati Uniti: Robert Buskey, 31 anni e Julia French, 20, sono stati arrestati a Titsuville, in Florida, per aver quasi portato alla morte il loro piccolo di cinque mesi facendogli mangiare solo pappette a base di patate, incapaci di garantire al bebè un apporto nutritivo equilibrato. Ora il bambino sta reagendo positivamente alle cure mediche, mentre i genitori saranno sottoposti a un processo.
Notizie come queste sono la scintilla di un’esplosione di avversità verso il mondo veg, additato come una setta di integralisti irresponsabili che, pur di non nuocere agli animali, arriverebbe a compromettere la salute dei propri figli. Chi è orgoglioso della propria scelta cruelty free, naturalmente, non accetta di essere dipinto in questo modo e mette in dubbio anche le ricostruzioni mediatiche di questi accadimenti.
Tra questi, troviamo Carla Tomasini, mamma di due bimbi di sei e poco più di un anno. La sua posizione è interessante non solo perché dichiaratamente vegana e così i suoi figli, ma poiché è un medico pediatra, peraltro esperta di nutrizione in età infantile. Sulla sua pagina Facebook, questa mattina ha scritto un post per esprimere il suo disappunto: «I genitori vegani non sono degli irresponsabili e non ci stanno più a essere paragonati a situazioni assurde come queste. Finiamola.
È una storia trita e ritrita: ogni volta che in qualche parte del mondo un bambino viene denutrito con una dieta assurda si da la colpa ai genitori «vegani», per poi scoprire (purtroppo mesi dopo) che magari vegani non erano, ma mangiavano pesce o seguivano una dieta crudista prescritta da un guru o una ricetta presa da internet come questi ultimi).
La scienza lo dice chiaro: si possono crescere bambini con una alimentazione a base vegetale con benefici per la salute.
Ci sono linee guida su Pubmed (un lavoro italiano!!!).
Ci sono medici specializzati in questa alimentazione.
In Italia siamo tantissimi, abbiamo creato perfino Rete Famiglia Veg.
Giornalisti, è ora di finirla con la caccia alle streghe e con i programmi TV spazzatura dove invitate gentaglia solo per fare audience.
Imparate a mettere titoli realistici e a fare corretta informazione, la gente non abbocca più». Suggerisce, poi, di collegarsi al seguente link per reperire maggiori infornazioni: https://www.scienzavegetariana.it/mail/news-comunicato-articolo-nutrients.html
Il messaggio della Dottoressa è chiaro: non è accettabile sminuire l’intera categoria di genitori veg, se alcuni di loro (o presunti tali), incoscienti, non forniscono cibo qualitativamente e quantitativamente adeguato al fabbisogno dei loro piccoli; d’altronde, condotte del genere sono messe in atto anche da certi mamme e papà onnivori che, magari, facendo ingurgitare ai bimbi dosi massicce di grassi e zuccheri semplici, di certo non ne tutelano il benessere e il corretto sviluppo.
Inoltre, come riporta questa pediatra, sono stati elaborati studi e linee guida accurati su come, anche durante l’infanzia, si può correttamente seguire una dieta priva di carne, pesce e derivati: insomma, è possibile, basta essere informati e responsabili, possibilmente seguiti da medici preparati in questo campo.
Tutto il resto, secondo i genitori vegani consapevoli, è caccia alle streghe condita da dicerie infondate e notizie superficiali.
Classe 1995, laureata in giurisprudenza.
Il diritto e la politica sono il mio pane quotidiano, la mia croce e delizia.
Vi rassicuro: le frasi fatte solo nelle informazioni biografiche.