Il gambero mantide, crostaceo dalla vista eccezionale
Nella regione indo-pacifica, da Guam all’Africa Orientale, ad una profondità che va dai 10 ai 50 metri vive il gambero mantide, un crostaceo d’acqua salata che appartiene alla famiglia Odontodactylidae.
Sono apparsi sulla terra circa 400 milioni di anni fa e sono imparentati molto alla lontana con le altre specie marine, tra le quali ci sono anche i crostacei, ma ciò non toglie che della loro specie ce ne siano circa 500 varietà conosciute.
Detto anche «Canocchia Pavone», è lungo dai 3 ai 18 cm, mangia molluschi, crostacei più piccoli della sua fisionomia, ma anche bivalvi (vongole e cozze). È in grado di rompere il guscio delle sue prede grazie a degli artigli che riescono a raggiungere una velocità pari a 80 km/h, facendo del gambero mantide l’animale che può sferrare il colpo più veloce nel mondo animale.
Questi animali riescono a distinguere rapidamente i colori grazie a dodici fotoricettori, ovvero delle cellule nervose specializzate che si trovano sulla retina. Questa scoperta è stata fatta dal gruppo di ricerca guidato dalla dottoressa Hanne Thoen dell’Università australiana del Queensland. Oltre a questa particolarità visiva, la Canocchia pavone ne ha un’altra che le permette di essere un’ottima predatrice.
Difatti, ogni occhio del gambero mantide è suddiviso in tre porzioni ed ogni porzione ha un punto focale, perciò paragonando la vista del gambero con quella umana sorge questa differenza: noi umani abbiamo due occhi, ognuno dei quali vede un’immagine leggermente sfalsata dall’altro, ma sapendo quanto distano gli occhi tra di loro e comparando quanto sono sfalsate le due immagini, il cervello compie una triangolazione e calcola la distanza dall’oggetto. Il gambero mantide invece ha tre punti focali (tipo le pupille) per ogni occhio, quindi non ha la necessità di puntare entrambi gli occhi nella stessa direzione, proprio come i camaleonti, poiché ogni occhio riesce ad avere una visione tridimensionale indipendente dall’altro.
Ad aggiungersi a queste caratteristiche visive c’è anche il fatto che loro vedono la stessa luce che percepiamo noi, ma in otto canali cromatici, mentre noi ne utilizziamo solo tre.
Tutte queste caratteristiche fanno dei gamberetti mantide una tra le specie più particolari al mondo e, per quanto possano essere carini i delfini, possiamo dire che essi non siano da meno.
Nato a Padova il 30 Aprile 1997, dove vive.
Ha studiato presso l’Istituto Tecnico per Geometri Belzoni.
Ha frequentando l’Istituto Tecnico Superiore per il Risparmio Energetico ITS-RED Academy
Attualmente lavora come Geometra, esperto in rilievi topografici compiuti con droni e laser scanner.