Il lato oscuro del cuore: Corrado Augias alla Fiera delle Parole
Corrado Augias è un uomo d’altri tempi. Chiede il permesso di togliersi la giacca scura perché fa caldo. “In questi giorni non si sa mai come vestirsi” dice. Incredibile come passi da argomenti profondi come l’inconscio, la psicanalisi, a queste frasi con naturalezza. Non ho letto niente di Augias, purtroppo, ma rimedierò alla mia lacuna quanto prima. E’ un uomo che merita di essere ascoltato e conosciuto, potrei scrivervi questo pezzo solo citando le sue onorificenze. Non che essere Cavaliere della Repubblica implichi levatura morale, ma nel suo caso sì.
Viene a presentare il suo ultimo romanzo Il Lato Oscuro del Cuore, che ha per protagonista una neolaureata in psicologia, la quale si trova ad affrontare un difficile caso clinico di una donna sposata a un bruto. “E finisce…in un certo modo” conclude Augias. Ringrazia gli organizzatori della manifestazione, in particolare Bruna Coscia, ideatrice dell’iniziativa. La invita a sedersi accanto a lui. “Dai, Bruna, siamo in famiglia.” Poi va in fondo alla sala a firmare autografi. Dei quaranta minuti che aveva a disposizione per la presentazione ne sono passati appena venticinque. Ha il dono della sintesi, una delle qualità migliori di uno scrittore. E poi, diciamolo, alla maggior parte degli autori non piace presentare il proprio libro. Già l’hanno scritto, presentarlo è davvero seccante. Menomale che ha già finito perché la gente è così tanta che lui ha promesso due turni di presentazione.
“Corrado, arriva nuova gente!”
Lui sorride “E devo ricominciare tutto da capo?”.
La sottoscritta segue la coda di quelli con le copie in mano, ma non con un suo libro, bensì col mio. Devo chiedere scusa perché anziché farmi tutta la coda mi sono inserita a metà, di solito ho molto più senso civico, perdonatemi. Il fatto è ero ancora un po’ seccata per quello che era successo davanti alla scalinata. Ve lo riporto pari pari come l’ho scritto sul mio profilo Facebook.
Ero sola, davanti alla scalinata del palazzo della ragione, volevo sentire Augias, ma nessuno aveva potuto accompagnarmi così ho preso la carrozzina elettrica e mi sono arrangiata. Il poliziotto a “guardia” della scalinata si rifiutava di farmi usare il montascale. Diceva che la carrozzina pesava troppo e se il montascale si fosse bloccato lui non voleva responsabilità. Diceva che qualcuno, un familiare, doveva prendersi la responsabilità. Gli ho risposto che ero sola, respirando a fondo per non incazzarmi. Mi ha mandata via. Stavo studiando una soluzione, mi sono detta “Se non fanno salire Speedy3 allora non salgo nemmeno io. Verrà Augias da me”. Fortuna ho incontrato la mia ex prof di matematica, lei ha garantito per me, anche se il poliziotto ha fatto altre storie, poi, dopo un “anche questa mi tocca oggi”, ha fatto partire il monta-scale che ha funzionato senza intoppi. Alla fine ho dato il mio libro ad Augias con malagrazia. Menomale che si chiama Palazzo della Ragione!
Capite ora in che stato mi trovavo?
Comunque, la cosa più interessante a mio parere, del libro Il Lato Oscuro del Cuore è che parla del passaggio delicato fra lo studio accademico e il lavoro reale, sul campo, passaggio quanto più delicato se si tratta di medici o psicologi.
Cecilia Alfier
Impegnata tra libri e scacchi, in movimento tra Padova e Torino, sempre con una forte dose di sarcasmo.