Il mistero del «Corvo 2»: conclusioni
di Progetto Turing: Tito Borsa
Quinta puntata
Come abbiamo visto, Pietro Di Miceli sapeva troppe cose per essere solamente un commercialista di Palermo con contatti con il Tribunale. Conosceva perfettamente il ruolo di Marcello Dell’Utri e l’autore del «Corvo 2» ha deciso di mettere il Professore al centro dell’anonimo recapitato a procure e redazioni.
Chi era, quindi, Pietro Di Miceli? È difficile dirlo con certezza. Sicuramente un uomo con molte conoscenze in Sicilia, che aveva lo studio palermitano nello stesso stabile di una sede sotto copertura dei servizi segreti e con delle conoscenze molto variegate. E soprattutto una persona che era in possesso di un cellulare intestato a Cesare Lupo, braccio destro e successore dei Graviano come boss di Brancaccio.
Dal punto di vista penale non si è arrivati a nessun risultato. Morto il Professore, è probabile che il suo ruolo rimarrà un mistero.
Se vi siete persi le puntate dell’inchiesta di Turing sul «Corvo 2» ecco i link:
- Un anonimo a tg, redazioni e procure
- Chi ha scritto l’anonimo?
- Il professor Di Miceli, un uomo molto informato
- Uno stalliere senza stalla
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