Immigrazione: basta propaganda sulla vita dei migranti
Diciamocela tutta alla Fantozzi: bombardare i barconi ormeggiati sulle coste libiche è una «cagata pazzesca» essenzialmente per 3 ragioni: 1. i droni che possediamo sono, senza se e senza ma, disarmati e ci vuole almeno un anno per renderli nocivi, visto che dobbiamo chiedere il permesso agli Usa; 2. questi apparecchi saranno anche intelligenti però è davvero difficile che possano distinguere con assoluta certezza un barcone da un normale peschereccio, spesso non c’è alcuna differenza fra di essi visto che i secondi fungono anche da caronti per i «viaggi della salvezza» (o «della morte», a discrezione della dea bendata); 3. last but not least, la Libia è uno Stato che, per quanto indubbiamente incasinatissimo, ha una propria giurisdizione e bombardare i porti di una nazione straniera equivale ad un’autentica dichiarazione di guerra. Vogliamo davvero inaugurare un conflitto – incostituzionale peraltro – con la Libia? Nel caso in cui scoppiasse, saremmo in grado di sostenerlo? Ma queste sono domande e considerazioni che i santoni della demagogia populista non si pongono: la perdita di un po’ di consenso a favore della verità è un’ipotesi che ha dell’assurdo per certi soggetti.
Noi, che nel nostro piccolo non ci ergiamo a portatori della soluzione di un problema di cui riconosciamo l’esistenza, una risposta ai già molti interrogativi che dopo la strage (si parla di 800/900 morti) di domenica scorsa si sono moltiplicati non l’abbiamo. Forse una soluzione che accontenti tutti non esiste. Mare nostrum, il piano di salvataggio dei migranti inaugurato dal governo Letta sull’onda della strage dell’ottobre 2013, era già qualcosa di più del tanto osannato Triton, il cui unico merito sarebbe quello di risparmiare dei soldi, mentre i morti aumentano vertiginosamente. Quanto vale una vita umana? Mare nostrum costava ad ognuno dei 38.500.000 contribuenti italiani esattamente 3,11 euro all’anno, Triton 0,90: con il primo il governo stanziava quasi 10 milioni al mese, con Triton solo 2,9: quest’ultimo non ha come scopo il salvataggio dei naufraghi quanto piuttosto il pattugliamento delle coste entro 30 miglia dalla terraferma. Per la cronaca, secondo i dati del 2009 (uno degli ultimi bilanci a disposizione) il parlamento italiano è costato ad ogni contribuente 39 euro. Tredici volte il costo di Mare nostrum.
Va bene che 100 giorni fa eravamo tutti Charlie, però bisogna iniziare ad affrontare i problemi con razionalità e onestà intellettuale, smettendo di fare propaganda sulla vita delle persone.
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia