Indagine serrata sulle Ultime Cene
La tavola di Dio
Lauretta Colonnelli
Clichy edizioni – 2015 – 29 euro
Ci sono cose che guardiamo ma non vediamo, che scrutiamo ma non notiamo. Tutti noi abbiamo ammirato alcune delle moltissime declinazioni pittoriche dell’ultima cena di Cristo, nessuno – o quasi – si è soffermato a guardare con occhio critico le pietanze servite sul tavolo oppure i dettagli che circondano il banchetto. Lauretta Colonnelli, dal ‘96 alla sezione culturale del Corriere della Sera, cerca di risolvere questo interrogativo in un modo molto pratico e particolare: il libro, tra l’altro dotato di bellissime pagine a colori per le riproduzioni dei quadri, è organizzato per domande ed è bilingue, comprendendo anche il testo in inglese. Un saggio di storia dell’arte strutturato come un’inchiesta – l’Autrice infatti è una giornalista – tutt’altro che noiosa e nozionistica, volta a illustrarci particolari a noi sconosciuti di opere che magari abbiamo visto centinaia di volte senza cogliere fino in fondo il loro messaggio. Leonardo, per esempio, raffigura Giuda che rovescia la saliera; già segno di sventura al tempo dei Romani, il sale per gli ebrei simboleggiava inoltre il patto di Dio con gli uomini. La tavola di Dio è un tesoro inestimabile sia per gli esperti che per i semplici appassionati: la Colonnelli è riuscita a mostrarci il meglio dell’arte – oramai trita e ritrita – da un inedito punto di vista: un’indagine meticolosa per scoprire cosa sta dietro a ogni piccolo particolare partendo dal presupposto che è raro che si dipinga qualcosa per caso o solo per il gusto di farlo. Un altro esempio: seppur nel Vangelo non siano mai citati, è capitato che apparissero dei gatti durante l’Ultima Cena, cosa significa? Questo e altri interrogativi svelati in un saggio che intende spiegare ogni singolo aspetto del pasto più drammatico della storia umana.
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