Inventata una super batteria
In un mondo tecnologico come quello di oggi uno dei problemi principali è senza alcun dubbio la durata della batteria dei nostri strumenti elettronici.
Non è certo un segreto che tutti girino con la batteria aggiuntiva perennemente presente nella borsa in caso di un improvviso spegnimento del proprio cellulare, senza il quale le nostre relazioni lavorative e interpersonali sarebbero perse.
L’University of Central Florida sembra aver costruito una batteria perfetta che è in grado di durare una settimana con pochi secondi di carica. Inoltre sembra che il prototipo che è stato costruito dagli americani sia in grado di garantire ad uno smartphone odierno un’autonomia fino a 20 volte superiore rispetto alle batterie al litio.
I ricercatori sono riusciti a creare questa nuova pila usando il grafene, ovvero un materiale costituito da uno strato di atomi di carbonio che detiene sia resistenza del diamante sia la flessibilità della plastica, e che è in grado di fungere anche da ottimo conduttore.
Infatti, nel 2010 l’azienda statunitense Ibm è riuscita ad applicare le grandi capacità di questo materiale arrivando a creare un transistor con una frequenza massima di 100 GHz e una lunghezza del gate di 240 nm, migliorando poi il medesimo prodotto nel 2011 riuscendo ad arrivare sino a 155 GHz e 40 nm.
La proprietà principale che rende il grafene il materiale perfetto è la sua vita eterna. Come dimostrato dal prototipo creato negli Stati Uniti, questo composto risulta essere esente dall’effetto memoria, ovvero quello causato dal degrado chimico che ci costringe a cambiare cellulare dopo circa 1000 ricariche.
Questa nuova scoperta è così incredibile che potrebbe rivoluzionare non solo il mondo della tecnologia ma anche l’universo automobilistico.
Dalle ultime ricerche emerge che il grafene presente nei contatti di una batteria al litio potrebbe essere in grado di fornire energia ad un’auto elettrica comportando tempi di ricarica minimi che raggiungono una durata di una manciata di minuti.
Purtroppo, sebbene il grafene possegga tutte queste incredibili proprietà il suo prezzo per il momento è alto e arriva a toccare picchi altissimi che ammontano a 50mila euro per un solo grammo, raggiungendo un costo pari a sessanta volte superiore delle comuni batterie agli ioni di litio.
Una delle soluzioni più accreditate sperimentata dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova per ovviare al problema del prezzo è quella di stampare il grafene, che sotto questa forma assumerebbe il costo di un paio di euro.
Tuttavia, questa scorciatoia comporta una perdita di prestazioni pari quasi a ben due terzi, deteriorando in gran parte le immense qualità del materiale.
In ogni caso il grafene può essere considerato il punto di partenza per un nuovo futuro, e se anche ci si dovesse fermare alla sua versione più economica, ovvero quella stampata, si potrebbero comunque creare delle batterie da 200 Watt per kg con una riserva di energia del 30% superiore a quelle odierne.
Laureata all’Università di Padova Ingegneria Chimica e dei Materiali e laureata magistrale in Ingegneria Chimica (Susteinable Technologies and Biotechnologies for Energy and Materials) presso l’Almamater Studiorum Università di Bologna.
Scrivo per La Voce che Stecca dal 16 luglio 2015 e su queste pagine mi occupo di cultura, musica e sport, ma soprattutto di scienza, la mia passione.