L’Italia tormentata da attacchi fascisti
La violenza di stampo fascista c’è e si propaga sempre più negli anfratti di questo dannato Bel Paese. Dai paeselli di provincia alle grandi città, la destra fascista si fa sempre più sentire con aggressioni, imboscate e veri e propri attentati. Quanto avvenuto pochi giorni fa a Macerata è solo l’apice di una violenza razzista che si è ormai radicalizzata ovunque.
Gli obiettivi dei fascistelli sono gli ultimi, gli emarginati, i più deboli. I fascisti sono così: agiscono sempre in branco e forti della loro superiorità numerica e della loro violenza, si scagliano contro chi non ha modo di difendersi. Le parole non le usano. Non ne sono evidentemente capaci.
Pochi giorni fa a Bolzano una ventina di fascistelli, militanti di CasaPound, hanno fatto irruzione in ospedale per protestare contro i senzatetto che di notte dormono nelle sale del pronto soccorso. Azione di livello, forte e testimoniata dalla diretta video su Facebook.
Nel novembre 2017 a Como i militanti del Veneto Fronte SkinHead hanno fatto un blitz in una riunione di associazione che si occupa di migranti.
A Roma, in Piazza Cairoli, cinque neo fascisti hanno massacrato di botte Kortik Chondro perché ha la colpa di essere di colore. In più occasioni, sempre a Roma, militanti di Forza Nuova impediscono a famiglie non autoctone di insediarsi nelle case popolari che per diritto gli spettavano, come accaduto a una famiglia egiziana e ad un’altra italo-eritrea. In provincia di Brescia, invece, una molotov viene lanciata contro un hotel che si prepara ad ospitare i migranti. Ad Aprile i militanti di Forza Nuova si lanciano con mazze e caschi contro il centro sociale GTA di Milano. Pochi giorni fa a Macerata è successo quello che tutti sappiamo: un vero e proprio attentato terroristico ad opera di un fascistello leghista che si mette a sparare all’impazzata contro i migranti.
Il fascismo e il razzismo dilagano e si espandono a macchia d’olio, complice anche una certa parte della politica e dell’informazione che ha contribuito a gettare benzina sul fuoco, alimentando così un sentimento d’odio verso i più deboli e una guerra tra poveri che fa sempre molto comodo.
I fascisti hanno alcune peculiarità, caratteristiche che gli accomunano: sono ignoranti, non sanno parlare e, di conseguenza, utilizzano la violenza e, infine, sono dei codardi. Solo nel branco riescono a manifestare le loro idee.
Nel 1972 Fausto Amedei cantava così: «Forse tu li paragoni a dei tori alle corride, ma son privi di coglioni e il confronto non coincide, si è saputo da un’inchiesta che li tengon nella testa. Ora li riconoscete come se li aveste visti, solamente dei fascisti sembran tori ma son buoi».
Emiliano, nato nel 1993, con un occhio di riguardo per gli ultimi di questo mondo e la musica di Fabrizio De André nel cuore.