John Niven: Gesù deve tornare sulla Terra
A volte ritorno
John Niven
Einaudi – 2012 – 12,50 euro (ed. Super ET)
Mi è capitato tra le mani, un po’ di tempo fa, per puro caso, un libro dalla copertina bizzarra che, già di per sé, avrebbe dovuto dirmi tanto di cosa sarei andata a leggere.
A volte ritorno, di John Niven, ha in copertina un meraviglioso primo piano di un ragazzone che pare proprio l’immagine stereotipata di Gesù Cristo, contornato da uno sfondo aureo-aranciato.
La lettura in cui ci si imbatte parrebbe una storiella spiritosa e sarcastica che rivela un messaggio anticonvenzionale, provocatorio, che torce le budella con una schiettezza e sincerità lapidaria.
In spiccioli, Dio si accorge che la Terra, durante una sua breve assenza che sul pianeta viene però sentita come molto più lunga per questioni di sfalso temporale, è andata allo sfascio. Gesù viene rispedito ai piani bassi con urgenza per far capire alla gente cosa implichi davvero vivere secondo la parola del Signore cristiano: attraverso un talent show prima e, successivamente, la costituzione di una mini-comunità, Gesù trasmette un insegnamento che va contro ogni preconcetto ed interpretazione forvianti e male intesi del cristianesimo: «Fate i bravi».
«Fate i bravi» riassume, senza l’ausilio di regole, comandamenti e libri sacri, riassumerebbe uno stile di vita che potrebbe sembrare utopistico, mentre Niven sembra solamente cercare di dirci, con l’espediente narrativo «divino», quanto sia importante dare peso al valore di ogni singolo, a partire da se stessi. Una voce fuori dal coro, un appello dissacrante per tutti coloro che credono di avere voce in capitolo sulla questione religiosa senza però poi averne realmente afferrato il senso: fare i bravi non è solamente un rimprovero genitoriale, ma uno stile di vita morale al quale attenersi, facenti o meno parte della schiera di coloro che si professano credenti.
Il messaggio di Niven è veramente profondo, celato all’interno di una narrazione sì leggera e disimpegnata, ma al contempo mai banale o frivola. Una cannonata in pieno petto con i fiori nella bocca del cannone, potente nella disarmante leggerezza con cui si è deciso di raccontare questa storia.
Emanuela, 19
Studentessa, attrice, ama l’arte in tutte le sue forme. Filantropa e amante dei gatti, sogna di fare dell’arte della scrittura la sua professione.