La Folla
La maggioranza è folla,
Indistinta e cattiva
Senza forma e senza volto
Non ci si può fidare della folla
Ella non ha spirito né volontà,
Così facilmente incappa nella corruzione
Ella è irrimediabilmente facilona
Si vende al miglior offerente
Che la abbandonerà successivamente appena ne avrà l’interesse
Ella è senza morale, senza giudizio
Non lo fa nemmeno per partito,
Ma perché ella è essenzialmente inabile al pensiero
Tesse scuse per il padrone, mentre sanguina morente
Incappa nelle stesse trappole, che la sua condizione servile arreca
La folla è parassita, non è vita
Non ha coraggio, né poesia
Si crogiola nell’illusione che il potente di turno possa darle tregua
In cambio di una fedeltà bugiarda, falsa
Questo il padrone lo sa, conosce le debolezze della sua preda
La prende, la illude, la stupra senza pietà
Ma lui sa che neppure la più cruda delle violenze
Riuscirà a scalfire la sua fedeltà,
Non denuncerà mai le sue sofferenze
Convinta che senza il suo carceriere, ella vita non avrà
Ella non è popolo, non ha parola, lingua e tradizione
E’ solo maschera di finzione
In fondo, nell’intimo sa di essere riprovevole
Ma accampa scuse, ella è così ingannevole che inganna financo sé stessa
Non avrà mai la libertà, ella manco la vuole
Perché non sa che farsene
Vuole che altri costruiscano i limiti dove ella potrà muoversi
Ella è così sottomessa e dimessa
Schiava del padrone, ma primariamente di sé stessa
Valorosi eroi l’hanno esaltata, lottato per lei,
Datole diritti e libertà, financo democrazia e costituzione
Ma ella memoria non ha, passato non coltiva
Lotta non vuole, pensiero non conosce, lei è così passiva
Non siate folla, siate popolo
Siate coraggio e libertà
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