«Laura Xmas», un manuale per rovinare il clima natalizio

Laura Xmas
Laura Pausini
Atlantic records – 2016

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L’anno scorso è stato il turno di «Simili», un disco che probabilmente rimarrà nella memoria di tutti coloro che l’hanno ascoltato, ma non è una cosa positiva: «È difficile trovare una ragione che spieghi l’acquisto di un album che non fa altro che ripetere lo stile di una vita», questo era il nostro commento. Un anno dopo esce «Laura Xmas»: dodici classici della tradizione natalizia pausinizzati, da Santa Claus is coming to townHappy Xmas di John Lennon, da Jingle Bells ad Adeste Fideles. Insomma, il delitto è stato commesso fino in fondo, e con la complicità della Patrick Williams Orchestra.
Canzoni natalizie delicate, dolci, di preghiera che la Pausini fa sue con la sua abituale non-grazia: come di consueto possiamo ascoltare urla e grida che ricordano qualunque cosa ma non il Santo Natale, la nascita del Signore Gesù. Se lo scopo della cantante era quello di creare un paradossale contrasto fra l’atmosfera di festa e di preghiera e la sua interpretazione, allora possiamo dire che la teleologia è realizzata. Ma ci permettiamo di dubitare che la Pausini possa partorire un’idea così innovativa e rivoluzionaria. Magari ci sbagliamo. E poi, cosa significa «Laura Xmas»? Se lo traduciamo (e non ci vuole un madrelingua) risulta «Laura Natale», e in italiano è ancora più evidente l’assoluto non sense del titolo: due parole giustapposte senza alcun nesso grammaticale o logico a legarle.
Un album semplicemente inascoltabile: al di là della voce dell’artista, gli arrangiamenti non sono tanto originali da far meritare da soli l’acquisto del disco. Il suddetto contrasto fra il Natale e la Pausini fa sembrare «Laura Xmas» una presa in giro che però non corrisponde assolutamente al volere della cantante.
Non c’è altro da dire. Il 2016 è stato un anno particolarmente fortunato per la produzione musicale: sono usciti dei capolavori assoluti come «Blackstar» di David Bowie o «You want it darker» di Leonard Cohen, dei bei dischi come «Joanne» di Lady Gaga o «Fallen angels» di Bob Dylan. Ci può stare un disco che possa riportare a zero la somma degli album usciti quest’anno. Un consiglio sincero: state alla larga da «Laura Xmas» e non provate a metterlo nello stereo durante il cenone di Natale, potrebbe comportare a furiose liti familiari.