Le quotidianità degli scrittori in un libro

Rituali quotidiani
Mason Currey
Vallardi – 2016 – 15,90 euro

6723430_1261989Tutta la nostra vita è una routine: ciascuno di noi, o quasi, per necessità o per sfizio ogni giorno compie le stesse azioni: colazione al solito bar, orario in ufficio sempre uguale, un bicchiere di whisky prima di andare a letto e così via. Saranno gli artisti e gli scrittori estranei alla routine? Mason Currey ci dimostra che gran parte di loro usa la «noiosa quotidianità» come spunto di ispirazione: «Truman Capote riusciva a scrivere solo da sdraiato e doveva rigorosamente avere accanto caffè e sigarette, ma non sopportava di vedere nel posacenere più di tre mozziconi», mentre «l’insonne Federico Fellini ogni mattina si alzava alle sei e cercava inutilmente di prepararsi una buona tazza di caffè, aspettano le sette per poter telefonare a qualcuno sperando di non essere insultato». Il risultato della ricerca di Currey, scrittore ed editor statunitense, sono centocinquanta ritratti della quotidianità di altrettanti creativi. L’idea per Rituali quotidiani è nata da alcuni interrogativi: «Mentre progettavo questo libro sulle abitudini di lavoro dei più grandi artisti di tutti i tempi speravo di trovare risposte ad alcune mie domande sull’azione creativa – spiega l’Autore –: meglio dedicarsi anima e corpo a un progetto o affrontarlo a piccole dosi ogni giorno? Bisogna rinunciare ad altre attività pratiche i imparare a condensare più cose in minor tempo?». Sono tutte domande che molti di noi, per esempio coloro che hanno deciso di scrivere un romanzo, si sono posti almeno una volta nella vita: c’è un metodo per produrre una grande opera, o è forse l’assenza di metodo il segreto? Esempio di scrittore disciplinato è sicuramente il tedesco Thomas Mann: «Si svegliava – racconta Currey – sempre prima delle otto. Dopo essersi alzato, beveva una tazza di caffè con la moglie, faceva il bagno e si vestiva. Alle otto e mezza faceva colazione, e alle nove si chiudeva nel suo studio, dove non rispondeva né al telefono né ai familiare, negandosi a chiunque. Ai figli era rigorosamente proibito fare rumore fra le nove del mattino e mezzogiorno, la prima sessione di scrittura di Mann». La curiosità voyeuristica è di sicuro la molla che fa iniziare la lettura di Rituali quotidiani, ma pagina dopo pagina scopriamo anche di imparare qualcosa: l’Autore ci svela retroscena dell’attività dei nostri scrittori, pittori, compositori e registi preferiti che ci aiutano a comprendere al meglio anche le loro opere.