Il libro: 12 apostati, critici del pensiero unico
12 apostati. 12 critici dell’ideologia italiana
Aa.Vv. (a cura di Filippo La Porta)
Enrico Damiani editore — 2015 — 15 euro
Nell’epoca del pensiero unico, qualunque opinione in disaccordo è un’apostasia, un allontanamento dalla dottrina del conformismo. Filippo La Porta raccoglie 12 microsaggi di altrettanti autori, critici dell’esistente, «analisti curiosi degli scriteriati costumi culturali ed editoriali attualmente vigenti». Secondo Paolo Morelli l’editoria nostrana oggi, nonostante pubblichi qualunque cosa risponda ai requisiti di scandalo e attualità, si farebbe qualche problema a dare voce ad autori provocatori e disturbanti. I 12 saggi raccolti cercano, da vari punti di vista, di mettere a nudo il re, ossia un’editoria sempre più attenta ai bisogni dei lettori, basta che non siano «perversioni». Figura fra queste qualunque opera fuori dagli schemi dell’ideologia italiana, qualunque apostasia, per rimanere in tema. Il risultato è un manualetto di satira pungente e sferzante, di riflessioni che possono far bestemmiare o benedire l’autore, ma che non lasciano mai indifferenti. Provocazioni come il saggio di Paolo Morelli che, in apertura del volume, cerca di elencare le tipologie di libri che non verranno mai pubblicati o che, nei casi più «fortunati», «subiranno il destino del bando, del silenzio, della convenctio ad tacendum». A questo punto, ridotti come siamo, morta l’argomentazione e defunto il gusto di ascoltarla, la provocazione di 12 apostati è l’unico modo per cercare di svegliare la nostra coscienza letteraria, assuefatta da troppi anni di conformismo e non più in grado di capire il significato più recondito dei libri che occupano in primo piano gli scaffali. Perché la letteratura è pensiero, e noi da tempo ce ne siamo dimenticati.
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