Libertà! Tutto il resto è noia
Voi non capite. Non vi potete rendere conto della sensazione che si prova scrivendo, tirando fuori da sé un pensiero o un’emozione. Voi, carissimi detrattori, non siete in grado di comprendere fino in fondo la grandezza di questa sensazione: ci criticate perché «ci facciamo terra bruciata intorno», perché «stiamo sulle palle a tutti», e queste critiche – alle quali rispondiamo cordialmente con un «Fatevi gli affari vostri» – denotano proprio il fatto che vi sia impossibile capire cosa proviamo quando scriviamo uno dei tanti articoli che poi sottoponiamo all’insindacabile giudizio dei nostri lettori. Essere liberi non significa per forza andare contro tutto e contro tutti, vuol dire piuttosto non avere freni diversi dalla propria coscienza e dal rispetto per la legge. In Italia si è virtualmente liberi di esprimere la propria opinione, il problema è che molti non lo sanno e si imbrigliano in catene strette da lucchetti la cui chiave tengono in tasca pur non ricordandoselo. Le persone intelligenti rispondono per le rime alle nostre pesanti critiche, le altre ci «eliminano» dal loro campo visivo ignorandoci oppure replicando con frasi che è bene non ripetere per non ricadere nella stolta ottusità dei potenti.
Non abbiamo mai criticato qualcuno, sempre e solo qualcosa che questo qualcuno ha fatto: i giudizi morali sui comportamenti privati sono beghe medievali che non ci appartengono. Tutto il resto è noia, o forse – visto il servilismo che contagia potenzialmente chiunque – un’altra parola, che non «noia» fa rima, andrebbe davvero bene.
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