Longanesi rivive in una splendida antologia
Il mio Leo Longanesi
a cura di Pietrangelo Buttafuoco
Longanesi – 2016 – 18,60 euro
Scomparso prematuramente nel 1957, Leo (al secolo Leopoldo) Longanesi ha fondato il quindicinale L’Italiano a ventun anni nel 1926, il primo settimanale a rotocalco Omnibus nel 1937, il mensile il Libraio nel 1946 e nel 1950 il settimanale il Borghese. Settant’anni fa diede vita anche alla casa editrice che porta il suo nome e che oggi, per celebrare questo importante compleanno, pubblica questa antologia di ricordi, aforismi e scritti sempre sferzanti e corrosivi curata dal giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, firma del Fatto Quotidiano e del Foglio e grande estimatore di Longanesi. Un enfant terrible, fustigatore impietoso e personalità di spicco della storia della satira italiana, Longanesi è stato prima di tutto un grandissimo innovatore, polemico e anticonformista, che ha lasciato un’immortale impronta nel giornalismo e nell’editoria nostrana. Un’antologia che permette anche ai più giovani di accedere al grandissimo patrimonio che Longanesi ci ha lasciato: eccellente narratore che non ha risparmiato nessuno dalle sue critiche. Per esempio, a proposito della guerra d’Etiopia, commentò: «Gli italiani si convincono che in Etiopia ci sarà lavoro per tutti e che non dovremo più emigrare. Ma l’argomento decisivo per la gioventù è la pubblicazione in cartolina dei ritratti delle abissine nude». E poi: «L’Abissinia appare come una sterminata selva di bellissime mammelle a portata di mano». E in questo modo fece cadere ogni reverenza nei confronti del Regime: Longanesi era più fascista di Mussolini, uno di quelli che abbandonò il fascismo quando divenne «altro» rispetto alle premesse. Un’antologia illuminante che ci permette di raggiungere il pensiero di un grandissimo personaggio che ha caratterizzato il ventesimo secolo.
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