La lotta ai disturbi alimentari attraverso la lettura
Mi è capitato da poco di vedere per la seconda volta «Fino all’osso» (in inglese «To the bone»), un film originale Netflix che tratta il tema dei disturbi alimentari, in particolare dell’anoressia. Il film vede come protagonista Ellen, ventenne affetta da anoressia nervosa che dopo diverse case di cura torna a casa solo per finire in un’altra struttura molto anticonvenzionale, diretta da un dottore interpretato da Keanu Reeves. È proprio l’anticonvenzionalità del film a renderlo, difatti, speciale. Non è troppo crudo né banale, ma affronta un tema importante in maniera non completamente classica. Ellen si sveglia di notte per fare addominali, vuole prostrare il fisico per fare star zitta la voce nella sua testa che le dice che non merita di vivere. Ellen lotterà contro i propri demoni a fianco di ragazzi e ragazze affetti dalla sua stessa malattia, ma con trascorsi diversi alle spalle. Impariamo a conoscere un ballerino con un ginocchio malandato, una ragazza madre, una giovane fissata con gli unicorni e ci affezioniamo a loro come se fossero di casa.
Ho pensato, allora, ad altri libri letti sull’argomento e ho stilato una lista nel caso qualcuno fosse interessato ad approfondire: «Wintergirls – così leggere da bucare le nuvole» di Laurie Halse Anderson, famosa autrice di romanzi per giovani adulti, tra cui «Speak – le parole non dette», diventato un film interpretato da Kristen Stewart che tratta sempre di problematiche legate ai giovani adulti; «Paperweight» di Meg Haston non è ancora disponibile nella nostra lingua, ma è un libro bello, semplice da leggere e che vale la pena; «Thin» di Grace Bowman, anche questo non si trova ancora in italiano, ma mi sento di consigliarlo; infine, una storia vera scritta dalle persone che l’hanno vissuta. Si tratta di «Elena vanishing» di Elena e Claire B. Dunkle, non tradotto in italiano. interessante non solo perché riguarda una storia vera, ma perché è stato scritto da chi ha vissuto in prima persona la malattia, ossia Elena e sua madre Claire.
Spero che questi consigli possano gettare un po’ di luce su questo male che affligge a diversi livelli moltissimi ragazzi e ragazze al mondo. Non sono forse tra le letture più leggere, ma arrivano dritte al cuore.
Grazie di quest’articolo .
Complimenti
Mi permetto di consigliare un’altra lettura, scritta da una ragazza italiana,
che pubblica anche sul vostro portale, Elena Ventura con il suo primo libro
Ana Bahebak, racconta con coraggio un tratto della sua viata particolarmente
difficile e doloroso. Se avete piacere portarlo in evidenza, una sincero grazie, ed
i miei complimenti per la vostra sensibilità.