Lupi: mix letale di favoritismi e incompetenza
Non ce ne frega niente se Maurizio Lupi è indagato e nemmeno ci importa più di tanto di sapere se ha commesso qualche reato. L’eventuale processo e la conseguente condanna in caso di colpevolezza sono solo e solamente problemi suoi. Quello che ci irrita – per non usare verbi più efficaci al costo di risultare scurrili – è invece 1. il modus operandi con cui ha agito; 2. il fatto che il ministro delle infrastrutture si sia rivelato un incompetente. Prima di entrare nel merito vorremmo dare la notizia che Lupi ha annunciato ieri sera che oggi si dimetterà, speriamo bene.
Dicevamo. Il ministro ciellino, secondo le accuse da lui non smentite, ha aiutato il figlio – e non solo il figlio – ad essere assunto per una posizione alquanto rilevante. Ma non è tutto: intercettazioni e indagini lasciano intendere che Lupi abbia guadagnato qualcosa dalla sua posizione di ministro. Ma, dicevamo prima, dei dettagli ci interessa poco: il comportamento del membro dell’Ncd è contrario a qualunque proposito di politica onesta. Che se ne vada, i procedimenti giudiziari – se mai ci saranno – sono affar suo. L’importante è che sloggi il prima possibile. Domani va benissimo. Si rivelerà essere tutto un complotto? Bene, col pugno al petto reciteremo un Mea Culpa dopo esserci scusati col diretto interessato. Non sappiamo se le dimissioni siano indotte o volontarie, ci auguriamo che siano un gesto che manifesti un minimo di dignità rimasto nella nostra classe politica. Noi degli illusi? Probabile.
Secondo punto: Lupi, nelle conversazioni telefoniche con Incalza, si è rivelato un completo incompetente. Di seguito qualche breve citazione del ministro: «Devo fare un’intervista al Corriere sui cantieri lì», «Non riesco a capire… … (la scheda mandatagli da Incalza, ndr) dice che nel 2014 aprirà nuovi cantieri», «Cos’è il nodo metro-tramviario di Bologna?», «E la circonvallazione di Lucca?» e infine «Se potessimo dire quanti lavori partono… o proseguono». In altre parole Incalza parla di infrastrutture e Lupi, ministro delle infrastrutture, prende appunti.
«La decisione del ministro Maurizio Lupi è da uomo delle istituzioni perbene e onesto. In lui l’uomo e il politico coincidono per correttezza e linearità», ha affermato ieri il ministro dell’interno, nonché leader di Ncd, Angelino Alfano. Una piccola curiosità: ma dopo aver baciato un capomafia al matrimonio della figlia nel 1996, dopo lo scandalo Shalabayeva nel 2013 e dopo aver violato il segreto imposto delle indagini sull’assassino di Yara Gambirasio, che ci fa ancora al ministero dell’interno?
Tito Borsa
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia