Marcato: i veneti si sono dati da fare, non come gli immigrati
Per natura politicamente scorretto, noto per le sue partecipazioni a programmi di attualità e politica dai toni sempre molto accesi, Roberto Marcato, Lega Nord, assessore regionale veneto allo Sviluppo economico e all’Energia, ha risposto alle nostre domande.
Come intende replicare ad Alessandro Cecchi Paone, il quale asserisce che l’Italia necessiti di 150mila immigrati l’anno da inserire nel contesto lavorativo per incrementare il Pil?
Io non so che dati possieda lui. Dalla cronaca di questi giorni, apprendiamo l’ennesimo caso di immigrati che vengono pesantemente sfruttati, in particolare nell’ambito agricolo, con paghe da fame e abitazioni indecorose. Il punto è che i nostri connazionali, giustamente, non sono disposti a svolgere dei lavori per cui si percepiscono 500 euro al mese. Tuttavia, si è registrato un importante ritorno dei giovani alle attività dei campi perché, se ben retribuiti, sono disposti a rimboccarsi le mani in questi settori. Perciò, è bene che si facciano investimenti in tal senso.
Come commenta il +44% di sbarchi in un anno sulle nostre coste?
Questa è la prova che il governo ci ha mentito. Infatti, era stato annunciato un trend positivo, ossia un calo degli sbarchi per quanto riguarda le partenze dalla Libia da 47mila (gennaio-maggio 2015) a 34mila(stesso periodo del 2016), ma questi nuovi dati smentiscono tutto. Insomma, la situazione va peggiorando e non si sta agendo per porre rimedio.
A che cosa attribuisce le cause dei correnti fenomeni migratori?
Semplicemente, l’immigrazione c’è sempre stata e sempre ci sarà. È normale che l’uomo tenda a spostarsi da un luogo dove sta male verso un altro in cui le prospettive di vita sono migliori. Io, però, non sono d’accordo con chi sostiene che la colpa dell’immigrazione sia degli europei che vendono le armi ai paesi da cui questa gente proviene. Invece, penso che una bella fetta di responsabilità sia da attribuire agli africani. Infatti noi veneti, al contrario di loro, dopo due guerre mondiali che hanno lasciato distrutto il nostro territorio, peraltro povero di risorse naturali, ci siamo dati da fare e abbiamo risollevato questa regione, rendendola una di quelle che fa da traino all’economia dell’Italia intera. Quindi, invece di emigrare, anche loro dovrebbero impegnarsi a migliorare il loro paese.
Come si esprime sul suo partito che ha avviato ormai già da qualche anno una richiesta di consensi anche al Sud, oltrepassando i confini padani?
Io dico che il segretario Matteo Salvini sta agendo bene. Infatti, le buone ricette della Lega Nord, come un forte sostegno alle famiglie e alle imprese, possono essere applicate a ogni zona d’Italia, se i cittadini dimostrano di volerlo. Inoltre, la condizione del meridione, negli ultimi 50 anni, si è aggravata: colpa dei vari governi che si sono succeduti. Per questo, c’è bisogno delle soluzioni leghiste.
Classe 1995, laureata in giurisprudenza.
Il diritto e la politica sono il mio pane quotidiano, la mia croce e delizia.
Vi rassicuro: le frasi fatte solo nelle informazioni biografiche.